SULLA STAMPA DI VENERDI 16.06.17
Corriere 16.6.17
In piazza contro i voucher, la sinistra si conta
Domani la manifestazione Cgil. Camusso: dispiaciuti per chi non ci sarà
di Lorenzo Salvia
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il manifesto 16.6.17
Oggi è sciopero nazionale dei trasporti e della logistica
Tra i motivi di una mobilitazione inedita anche la battaglia contro i «nuovi voucher»
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il manifesto 16.6.17
Landini: «Nuovi voucher peggio dei vecchi, con la Cgil chi dice No»
Intervista. Il segretario Fiom: in piazza sabato per la Carta universale dei diritti dei lavoratori
intervista di Nina Valoti
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il manifesto 16.6.17
Quella sintonia tra Lega e 5 Stelle. Ma «l’incontro non c’è stato»
M5S.
I vertici pentastellati smentiscono «Repubblica». Casaleggio: «Non ho
visto Salvini. Calabresi dica la data e il luogo o lo querelo»
di Giuliano Santoro
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Corriere 16.6.17
La prima volta di una donna premier e gay
Dopo
essere stata la prima donna a diventare ministra nel governo serbo,
ieri Ana Brnabic, 42 anni, lesbica dichiarata, è stata incaricata dal
neopresidente Aleksandar Vucic di formare il nuovo governo. Considerato
un Paese di conservatori e nazionalisti, patriarcale e omofobo, la
Serbia si prepara così ad avere una premier omosessuale. «È un grande
onore per me, ma al tempo stesso un’enorme responsabilità» ha detto Ana
Brnabic che è indipendente e non è iscritta ad alcun partito.
La Stampa 16.6.17
Il rispetto che manca verso una legge di civiltà
di Vladimiro Zagrebelsky
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La Stampa 16.6.17
“Oggi come ai tempi del Watergate il vero giornalismo arriva alla verità”
Rosenfeld, capocronista di Woodward e Bernstein “Questa è la battaglia decisiva per la democrazia”
intervista di Paolo Mastrolilli
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il manifesto 16.16.17
Sul Russiagate nessuno vuole l’impeachment
Stati
uniti. È chiaro che Trump sta negoziando la sua sopravvivenza politica
con gli odiati «amici» del Grand Old Party, che ricambiano l’odio ma
sono consapevoli che la sua caduta potrebbe trascinarli con sé, non solo
nelle prossime elezioni di medio termine ma anche per un lungo periodo.
Il tema al centro del negoziato è molto chiaro, è semplice: la lobby
trasversale antirussa gli chiede di abbandonare del tutto e
definitivamente l’idea di una relazione speciale con Putin, che è il
perno della sua politica, estera e affaristica
di Guido Moltedo
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La Stampa 16.6.17
Slavoj Zizek
Perché non possiamo non dirci comunisti
Il filosofo sloveno ritira domani il premio Hemingway mentre arriva in libreria “Il coraggio della disperazione”
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Il Fatto 16.6.17
“Le unioni ‘rosse’ fanno sempre flop. Il 6%? Un miracolo”
Luciano Canfora - “Mi ricordo ancora la riunificazione socialista o il debutto della Margherita...”
di Antonello Caporale
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Il Fatto 16.6.17
Sinistra, altro che lista unica. Sui voucher dà tre voti diversi
Sei
“presunti senatori” di Campo progressista si esprimono a favore del
testo, i bersaniani di Articolo 1-Mdp escono dall’Aula, gli ex Sel di
Fratoianni contrari
di Tommaso Rodano
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Il Fatto 16.6.17
Il
Professore ha rassicurato Matteo: non intende fare il premier. Ma fa
pesare la sua centralità per la costruzione del nuovo centrosinistra
Renzi vede Prodi: lo teme e vuole capire che farà
di Wanda Marra
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Corriere 16.6.16
Il professore vuole essere equidistante tra le sinistre
di Massimo Franco
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il manifesto 16.6.17
Renzi vede Prodi, ora rischia l’isolamento anche fra i suoi
Pace
fatta Pisapia-Mdp: uniti verso il 1° luglio. Sui voucher arrivano gli
attacchi da sinistra. Ai Santi Apostoli con l’ex sindaco ci sarà anche
Bersani ll prof medita l’invio di un messaggio
di Daniela Preziosi
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Il Fatto 16.6.17
Poca gente e tante botte: così protesta l’estrema destra
di Andrea Palladino
Meno
di cinquecento persone, sommando le tre manifestazioni della giornata.
La protesta contro l’avvio della discussione in Senato della legge sullo
ius soli, organizzata dalla estrema destra romana, alla fine si è
rivelata appena simbolica. La mattina, dopo le 10, è apparsa Casapound,
con un presidio a Piazza delle cinque lune, a pochi passi da palazzo
Madama. Dopo poco meno di un’ora circa duecento persone hanno tentato di
forzare i presidi della Polizia di Stato e dei Carabinieri, che hanno
risposto con una carica e l’uso degli idranti. I militanti di Casapound
hanno portato in piazza decine di cartelli con le foto dei terroristi
legati a Daesh coinvolti negli attentati degli ultimi anni in Europa,
legando la loro nazionalità europea all’applicazione del principio dello
ius soli.
Poco dopo, a piazza Vidoni, distante qualche centinaio
di metri, un centinaio di militanti di Forza Nuova hanno cercato di
raggiungere il Senato, lanciando alcuni petardi e accendendo fumogeni.
Azione bloccata, anche in questo caso, con cariche della Polizia, che ha
denunciato 64 persone per manifestazione non autorizzata, resistenza e
apologia del fascismo.
Il presidio del pomeriggio, organizzato dal
Polo sovranista, insieme alla sigla di estrema destra ‘Patria’, sempre a
Piazza delle cinque lune, ha visto la partecipazione dei senatori
Maurizio Gasparri e Francesci Aracri, di Francesco Storace, Gianni
Alemanno e del leader di ‘Patria’ Alfredo Iorio. Tanti ex missini in
piazza – anziani con i simbolo della fiamma tricolore al bavero della
giacca – e una attenzione nel mantenere un ruolo istituzionale e non
movimentista, volto visto in azione la mattina. I tre blocchi della
destra romana stanno puntando l’attenzione politica sul tema della
migrazione ormai da mesi, con una presenza sempre più capillare nelle
periferie della capitale.
La Stampa 16.6.17
Tre italiani su quattro contrari a un’alleanzatra dem e Forza Italia
Il sondaggio: centrodestra più forte
di Nicola Piepoli
I
risultati del primo turno delle amministrative hanno suscitato molto
interesse. Chi ha vinto? Secondo l’opinione pubblica ci sono tre
parziali vincitori, Pd, Forza Italia e Lega e c’è un sicuro sconfitto,
il Movimento 5 Stelle.
Gli elettori dei diversi partiti sono stati
sorpresi dall’esito di queste elezioni e i più stupiti di tutti sono
stati i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle, viceversa i più
soddisfatti di tutti, forse perché pessimisti alla vigilia, sono gli
elettori del centrodestra che hanno finalmente colto l’occasione di
raddrizzare la testa e pensare in termini positivi al futuro.
A
questo punto abbiamo chiesto all’opinione pubblica che tipo di
prospettive potesse avere un’eventuale collaborazione tra centrosinistra
e centrodestra. La risposta a questo proposito è stata piuttosto netta,
la grande maggioranza degli italiani non gradirebbe questa formula di
governo, che non va esclusa alla luce del particolare meccanismo della
legge elettorale. A questo punto dalla nostra ricerca è emerso qualcosa
di inaspettato, mentre molti si aspettano banalmente che il Movimento 5
Stelle abbia smesso di crescere, sono molti quelli che troverebbero
conforto in una permanenza al potere dell’attuale governo Gentiloni
almeno fino alla fine della legislatura, e perché no? Anche più in là.
Repubblica 16.6.17
Maestri, polemica sui trasferiti al Sud “Più della metà ha usato la legge 104”
Alle
elementari record di spostamenti grazie alla norma per assistere i
familiari disabili Al Nord il dato è sotto l’1%. I presidi: “Un istituto
di civiltà. Ma serve una stretta anti abusi”
Salvo Intravaia
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Il Sole 16.6.7
Tsipras, l’austero esecutore
Anche sotto il Partenone «si nasce incendiari e si muore pompieri»
Vittorio Da Rold
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Il Sole 16.6.17
Accordo europeo sugli aiuti ad Atene
Dall’Eurogruppo 8,5 miliardi, ogni decisione sul debito è rinviata dopo giugno 2018
di Beda Romano
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La Stampa 16.6.17
Dal Po alla Neva Nefertari si esibisce a San Pietroburgo
Apre
all’Ermitage la mostra dedicata a una delle regine più celebri
dell’Antico Egitto con i reperti provenienti dal Museo di Torino
Lo scavo della sua tomba fu il trionfo di Schiaparelli
di Maurizio Assalto
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Corriere 16.6.17
Wu e gli altri miliardari svaniti tra i giochi di potere a Pechino
Il tycoon del Waldorf Astoria e la campagna anticorruzione del presidente Xi
di Guido Santevecchi
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Repubblica 16.6.17
1917-2017
Dopo
l’abdicazione di Nicola II, la Chiesa di Mosca che ha funzionato da
ideologia popolare di massa per il regime non sa come continuare a
esistere
Santa Madre Russia resta senza Dio
La fine della monarchia coincide con la rottura del vaso mistico che da 300 anni univa Zar e Pope
di Ezio Mauro
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Repubblica 16.6.17
L’addio di Zoro alla Rai “Mi aspettavo una difesa dagli attacchi di Alfano”
di Concetto Vecchio
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