SULLA STAMPA DI SABATO 27 MAGGIO 2017
Corriere.it 27.05.17
Omeopazzia
di Massimo Gramellini
Un
bimbo di sette anni è morto per un'otite. Un'infezione curata con le
pillole omeopatiche è degenerata al punto che il pus ha raggiunto le
pareti del cervello. Non mi permetto di giudicare quello dei suoi
genitori, anche se la tentazione sarebbe forte. Di loro sappiamo che
abitano in un paese sdraiato sui colli incantati di Urbino e che sono
una coppia stimata di commercianti. Nessuna storia di degrado o di
devianza. Eppure riesce difficile immaginare che un padre e una madre,
al capezzale di un figlio piccolo che si lamenta per il dolore e la
febbre alta, possano rimanere insensibili per settimane all'impulso
primordiale di proteggerlo, chiamando un medico affinché gli prescriva
degli antibiotici.
Ho conosciuto Christian Boiron, il titolare dei
più famosi laboratori omeopatici del mondo. È un uomo equilibrato e
saggio, che diffida di chi si cura soltanto con l'omeopatia. Sostiene
che bisogna alternare i farmaci a seconda delle patologie e delle
necessità. Purtroppo ci sono persone così deboli e insicure che non
riescono a vivere senza appoggiarsi a un dogma. Non importa se
religioso, materialista, scientifico, antiscientifico, carnivoro,
vegano. Purché si tratti di un precetto che, in nome di una qualche
presunta verità assoluta, li dispensi dalla fatica di adeguare i
comportamenti alle situazioni. Ognuno ha il diritto di consegnarsi a una
vita rigida da esaltato. Ma appena il fanatismo tracima all'esterno
smette di essere un diritto per diventare un problema. E, se lambisce la
creatura di cui si è responsabili, un delitto.
Corriere 27.5.17
Corbyn, gli interventi militari occidentali in Medio Oriente la vera causa della violenza islamista.
di Luigi Ippolito
Ma
c’è chi invece vede le radici del terrore da tutt’altra parte: ed è il
leader laburista Jeremy Corbyn. Che ieri ha ripreso la campagna
elettorale con un discorso in cui ha accusato gli interventi militari
occidentali in Medio Oriente di essere la vera causa della violenza
islamista. Un punto vista bollato come «assolutamente mostruoso» dal
ministro degli Esteri Boris Johnson, che ha accusato i laburisti di
«giustificare» il terrorismo.
«Molti esperti, inclusi
professionisti dell’ intelligence e dei servizi di sicurezza — ha
affermato Corbyn — hanno messo l’accento sulla connessione fra le guerre
che il nostro governo ha sostenuto o combattuto in altri Paesi e il
terrorismo qui in casa nostra». «Dobbiamo essere abbastanza coraggiosi
da ammettere che la “guerra al terrore” semplicemente non funziona — ha
concluso il leader laburista —. Serve un modo più intelligente di
ridurre la minaccia». Corbyn ha anche messo sotto accusa il sistema
carcerario, colpevole di produrre «una sottocultura di violenza suicida»
fra i giovani dietro le sbarre.
Tutte tesi che hanno già
sollevato polemiche in Gran Bretagna, dove Theresa May è vista come più
affidabile del suo avversario sui temi della sicurezza. Ma i sondaggi
generali raccontano invece di brutte novità per la leader del governo:
il suo vantaggio iniziale di 24 punti percentuali sui laburisti si è
ridotto a soli 5 punti, 43 contro 38. Se si votasse adesso, i
conservatori si ritroverebbero con una maggioranza di soli due seggi
rispetto ai 17 attuali: per Theresa May sarebbe una catastrofe, visto
che ha indetto le elezioni anticipate l’8 giugno proprio per
incrementare decisamente il suo bottino di seggi e avere così mani
libere in Parlamento.
Il primo ministro sconta la figuraccia del
programma sull’assistenza agli anziani, che minacciava di far pagare ai
vecchi infermi tutte le cure fino a dover vendere la casa. Una proposta
che è stata ritirata dopo pochi giorni di fronte alle critiche generali.
I
mercati sembrano realmente temere una vittoria laburista e ieri la
sterlina è scesa ai minimi da un mese a questa parte, spinta anche dai
segni di rallentamento dell’economia.
Il Fatto 27.5.17
“Recalcati? La psicanalisi al servizio di Renzi”
L’allievo di Lacan contro il collega: “Non possiamo avere etichette politiche”
di Ferruccio Sansa
qui
La Stampa 27.5.17
Licenziata al rientro dalla maternità
I 230 dipendenti bloccano la fabbrica
Bergamo,
l’impiegata trentenne è l’unica ad aver perso il posto alla Reggiani
Macchine L’azienda: è tutto regolare, quella mansione non serviva più.
Ma i colleghi si ribellano
di Chiara Baldi
qui
Repubblica 27.5.17
Il governo tira dritto: voto sui voucher-bis
Presentato l’emendamento con il limite a 5000 euro, oggi il testo in Commissione
Mdp: “Così non votiamo la fiducia”
Il sostegno della Lega e le probabili assenze di Forza Italia potrebbero servire per l’approvazione
di Roberto Petrini
qui
il manifesto 27.5.17
Pubblicato Voucher, Cgil in rivolta
Contro
il blitz del governo. Mobilitazione e ricorso alla Consulta. Susanna
Camusso attacca il «grande pasticcio» dell’esecutivo: stop al ritorno
dei «buoni lavoro»
di Roberto Ciccarelli
qui
Repubblica 27.5.17
La Segretaria Cgil alla camera
Camusso: “Un pasticcio testo peggio del passato”
di Valentina Conte
qui
Repubblica 27.5.17
Tutti sulla giostra dell’ipocrisia
di Michele Ainis
qui
La Stampa 27.5.17
Nel suo feudo Bersani va da solo
E il candidato Pd ripudia Renzi
A Piacenza il favorito è Rizzi, appoggiato dai dem: “Il sostegno di Matteo? Inutile”
Niente alleanza con Mdp. E il centrodestra diviso sogna la rimonta al ballottaggio
di Francesca Schianchi
qui
Repubblica 27.5.17
Tar, musei e rispetto delle leggi
di Tomaso Montanari
qui
Repubblica 27.5.17
Collocò i papi all’inferno Separò teologia e politica E le sue opere furono bandite
Il Dante laico un eretico in Paradiso
di Vito Mancuso
qui
La Stampa 27.5.17
L’India inaugura il maxi ponte
Prova di forza contro la Cina
Dietro
il rilancio economico del Nord-Est la strategia di contrattacco di Modi
La struttura consentirà ai tank di avvicinarsi all’area contesa con
Pechino
di Carlo Pizzati
qui
il manifesto 27.5.17
Jet Usa bombardano le famiglie dei miliziani Isis: 106 morti
Siria.
Tra le vittime 42 bambini. Dall'insediamento di Trump alla Casa Bianca,
si è moltiplicato il numero di morti tra Siria e Iraq. A monte maggiori
poteri al Pentagono e la volontà di riprendere il controllo della
situazione in Medio Oriente
di Chiara Cruciati
qui
Il Fatto 27.5.17
Metro C racconta: orti, canali, vigne (e qualche tomba)
di Antonello Caporale
qui
Il Fatto 27.3.17
Dopo Atene e Napoli, una stazione museo anche nella Capitale
In piazza Syntagma una stratigrafia dei terreni accoglie i viaggiatori. Nel capoluogo campano un tempio
Dopo Atene e Napoli, una stazione museo anche nella Capitale
di Emanuele Greco
qui
Il Fatto 27.5.17
La tomba dell’Arte svenduta e perduta da Franceschini
Tre anni di mala gestione dell’immenso patrimonio italiano, dalla guerra alle Soprintendenze al liberismo sfrenato
di Giampiero Calapà e Vittorio Emiliani
qui
il manifesto 27.5.17
Se un mostruoso Nerone risiede al Palatino
Beni
culturali. Lo sfregio del palco di 14 metri innalzato nella cosiddetta
Vigna Barberini per ospitare l'opera rock pagata anche dalla Regione:
l'area sarà intedetta ai turisti
di Valentina Porcheddu
qui
il manifesto 27.5.17
«La guerra al terrorismo non funziona», Corbyn infrange il tabù e sale nei sondaggi
Gran
Bretagna. Riparte la campagna elettorale dopo l'attentato di
Manchester. La media di tutte le intenzioni di voto dà i laburisti in
rapida crescita, 35% contro il 44% dei tories
di Leonardo Clausi
qui
il manifesto 27.5.17
Lo stato postmoderno dove regna la paura
Tempi.
«Terrore sovrano» di Marina Calculli e Francesco Strazzari per Il
Mulino. Il libro è un’ottima bussola per evitare le trappole della
propaganda e i discorsi geopolitici reazionari, addentrandosi nel mondo
arabo
di Simone Pieranni
qui
il manifesto 27.5.17
«Così sono scampata ai campi di sterminio»
Intervista.
L'esperienza sconvolgente di Miriam Lewin, giornalista e scrittrice
argentina. «Ogni mercoledì c'era chi partiva per 'il trasferimento': per
i voli della morte. A noi, però, veniva detto che sarebbero andati in
una fattoria della Patagonia per essere 'recuperati'. Ci credevamo, non
potevamo ammettere tutto quell’orrore»
di Geraldina Colotti
qui
il manifesto 27.5.17
Culture, razze, confini
Festival. Un intervento del genetista Barbujani che oggi tiene un incontro a Dialoghi sull'uomo, scritto appositamente per Alias
di Guido Barbujani
qui
il manifesto 27.5.17
Il «drago» cinese indebitato
Nuova
finanza pubblica. Forte è il timore che un'improvvisa crisi di Pechino
riporti il mondo in una cupa recessione; ci si può attendere che il
contagio verrebbe contenuto, ma non l’effetto domino di un crollo della
crescita del paese sull’economia mondiale
di Matteo Bortolon
nella miscellanea
qui