Repubblica 1.7.17
L’intervista.
Parla Peter Saunders,
vittima da giovane di preti pedofili, che l’anno scorso abbandonò
polemicamente la commissione pontificia anti abusi
“Sul cardinale australiano avevo ragione io non ci si può nascondere alla giustizia per sempre”
Finora la Chiesa ha preferito coprire i responsabili di certi crimini, spero che ora si cambi strada
George Pell è stato nominato prefetto della Segreteria per l’economia nel 2014
CITTÀ
DEL VATICANO. «Non capisco per quale motivo il cardinal George Pell sia
stato nominato in una posizione così alta con quella nube oscura di
accuse che lo riguardavano. Il mio sospetto è che c’è chi crede che
portare queste persone a Roma o in Vaticano risolva i problemi, e che
con essi le presunte vittime scompaiano. O addirittura, che molte di
queste vittime lascino che la propria vita si perda, come purtroppo è
accaduto con alcuni giovani della diocesi australiana di Ballarat. E
così ogni problema si risolverebe da solo».
Peter Saunders,
inglese, da ragazzo vittima di abusi sessuali da parte di sacerdoti, fu
il primo a fare un passo indietro, ormai più di un anno fa, dalla
Commissione pontificia per la protezione dei minori. Oggi torna a
parlare del cardinale Pell al quale all’epoca rinfacciò di essersi
sottratto alla giustizia australiana grazie a una serie di certificati
medici, accusandolo al contempo di «prendersi gioco della commissione
anti abusi e del Papa stesso».
Dopo le sue dimissioni ha mai
incontrato il cardinale Pell? «Non ho avuto alcun contatto diretto con
cardinale Pell, e in ogni caso non mi sono dimesso dalla Commissione
anti pedofilia ».
In che senso?
«Sono a tutti gli effetti
ancora un membro della Commissione pontificia, anche se per un periodo
sono stato messo a riposo, un po’ come Pell. Ma Papa Francesco non mi ha
mai “licenziato” ».
Pell ora però si presenterà di fronte alla giustizia australiana. Un passo in avanti?
«Si,
ma avrebbe dovuto presentarsi davanti alla Royal Commission quando gli
fu chiesto. Poteva facilmente viaggiare in momenti diversi. A proposito
dei viaggi: scommetto che non voli in economy class come tutti noi. E
allora mi domando: sull’aereo dove si sarebbe seduto Gesù?».
Con Papa Francesco ha mai parlato dopo il suo allontanamento dalla Commissione?
«Non
ho parlato con Papa Bergoglio dall’ultima plenaria a cui partecipai a
Roma diciotto mesi fa, quando lo invitai a venire a parlare nella nostra
Commissione. Ma non venne».
Ritiene davvero che portare a Roma dei porporati sia un modo per farli fuggire dai processi sulla pedofilia?
«Il
cardinale arcivescovo di Boston Bernard Law è scappato a Roma quando il
suo arresto sembrava imminente. Cosa altro si può dire in merito?».
Pell in conferenza stampa ha dichiarato ancora una volta la sua innocenza.
«Devo ancora sentire una persona accusata che durante una conferenza stampa si alza e dice: “Sì, sono colpevole”».
Il Vaticano non sta lavorando in modo corretto contro gli abusi sessuali commessi dai preti?
«Oggi
molti soldi verranno spesi per difendere il cardinale Pell, soldi che
mai sono stati spesi per i lavori della Commissione pontificia per la
protezione dei minori, o per sostenere le vittime e i sopravvissuti
degli abusi clericali. Cosa altro dire? ».
Dove sbaglia la Chiesa?
«La
Chiesa preferisce ancora evitare di affrontare i problemi, preferisce
coprire, e perdonare gli abusi. Mentre la pedofilia è un grave crimine
che devasta le vite spesso per sempre. Eppure capita ancora che la
Chiesa agisca come ho detto».
Cosa sia aspetta faccia oggi Francesco?
«Mi auguro che Francesco lo congedi del tutto e lo lasci in Australia ad affrontare i suoi accusatori ».
( p. r.)
Peter Saunders