Internazionale 30.6.17
Hong kong Vent’anni con Pechino
Per celebrare il 20° anniversario del passaggio di Hong Kong dal Regno Unito alla Cina, il 1 luglio, il governo locale ha previsto un budget di 73 milioni di euro e mobilitato decine di migliaia di poliziotti per “proteggere” i leader arrivati da Pechino, incluso il presidente Xi Jinping. Un simile apparato di sicurezza era prevedibile, date le proteste degli ultimi anni, e rivela il disagio politico e socioeconomico che l’ex colonia britannica sta vivendo da dieci anni. La stagnazione dei redditi, le scarse prospettive di lavoro per i giovani laureati, la disuguaglianza che cresce, così come il costo della vita eccessivo a causa dei prezzi degli immobili, 18 volte più alti del reddito medio, hanno aumentato la frustrazione della popolazione. L’anniversario, inoltre, cade in una fase particolarmente delicata per l’autonomia di Hong Kong da Pechino. Dopo il fallimento delle manifestazioni del 2014 che reclamavano il diritto di votare i propri governanti, il movimento degli ombrelli ora parla di autodeterminazione o indipendenza. Il 27 giugno, durante una protesta, è stato arrestato Joshua Wong, leader del movimento che vuole un referendum per decidere del futuro della città. Nel 2047 scadrà l’accordo che garantisce lo status speciale di Hong Kong, i suoi diritti e le sue libertà, ricorda Hong Kong Free Press.