Corriere 2.7.17
Amendola: io con Giuliano ma non correrò
di Stefania Ulivi
«Perché
ho deciso di schierarmi? È l’ultima possibilità per non regalare il
Paese alle destre per le prossime tre legislature. Occorre darsi da fare
per costruire una sentinella della sinistra, del Pd. Giuliano Pisapia
può essere quello che è stato Romano Prodi vent’anni fa. In versione di
sinistra».
Claudio Amendola, lei in piazza Santi Apostoli c’era con un video.
«Ero
atteso a Taormina per i Nastri d’argento. Ma la mia è un’adesione
piena. Bisogna tirare per la giacca quello che era il maggior partito
della sinistra e riportarlo al suo posto, per dare la possibilità a
milioni di italiani che non hanno votato Pd, M5S e mai voterebbero a
destra di tornare a sentirsi rappresentati».
Perché Pisapia può riuscire dove molti hanno fallito?
«Ha
governato bene a Milano e può essere il grande vecchio che apre ai
giovani, è meno ego-riferito dei Bersani e D’Alema che hanno sempre
sbagliato i tempi».
Renzi?
«La sua politica di
margheritizzazione del Pd è riuscita. Si tenessero nome e simbolo. Ora
tocca ai giovani superare tafazzismo e divisioni».
E lei, Amendola, si candiderà?
«Io? No, ho molto altro da fare».