mercoledì 7 giugno 2017

Repubblica 7.6.17
Cannabis, in Italia si fuma più che in Olanda
Rapporto Ue sulle droghe: 93 milioni di europei hanno provato almeno una volta una sostanza illecita Aumentano i morti per overdose: sono 8.441 ma calano nel nostro Paese. Business da 24 miliardi di euro
Alberto D’Argenio


BRUXELLES. È in costante aumento il numero di decessi da overdose in Europa, ma non in Italia: da noi continua ad andare per la maggiore la cannabis, più che in Olanda. È allarmante il quadro tracciato dall’Osservatorio europeo delle droghe (Emcdda), un mercato che nel Vecchio Continente vale 24 miliardi di euro all’anno. Il tutto mentre sulla piazza arrivano nuove droghe sintetiche, spesso e volentieri prodotte nei laboratori cinesi, i cui effetti possono essere più potenti della stessa eroina.
Partendo dalla fotografia generale della situazione, l’Osservatorio segnala che nel 2015 i morti per overdose in Europa — in questo caso formata dai Ventotto dell’Unione più Norvegia e Turchia — sono aumentati per la terza volta consecutiva, arrivando alla cifra record di 8.441, il 6% in più rispetto al 2014. Decessi legati principalmente a eroina e altri oppioidi. I paesi che hanno registrato un trend in salita sono in particolare Germania, Lituania, Olanda, Svezia, Regno Unito e Turchia. In Danimarca, Irlanda, Francia e Croazia il numero dei decessi correlato al metadone ha superato quelli per eroina. In Italia il numero dei decessi è calato, con 7,8 morti per milione di abitanti contro una media europea di 20,3.
In totale si calcola che oltre 93 milioni di europei — i cittadini dell’Unione sono 500 milioni — hanno provato una droga illecita almeno una volta nella loro vita. Tra questi, 87.7 milioni hanno fatto uso di cannabis, sostanza che viene consumata quotidianamente dall’1% degli adulti europei. E quando si parla di canne, l’Italia è seconda solo alla Francia dove lo spinello copre il 22% del consumo totale di droghe (da noi siamo al 19%). In Italia poi almeno il 31,9% degli adulti di età compresa tra i 15 e i 64 anni ha provato almeno una volta la cannabis, quarti nella speciale classifica europea dopo Francia, Danimarca e Spagna mentre in Olanda dove le droghe leggere sono legali e facilmente reperibili il dato è più basso, sotto la media europea, con il 25,6%. Inoltre con il 5,2% l’Italia è quarta per uso di oppioidi ad alto rischio, mentre è ottava (1,8%) per il consumo di cocaina.
Il rapporto dell’Emcdda disegna una differenza significativa nelle abitudini dei giovani europei rispetto a quelle dei coetanei americani. I nostri studenti tra i 15 e i 16 anni consumano più alcol e tabacco rispetto ai colleghi statunitensi, che invece prediligono la cannabis, con le sigarette ormai registrate come fenomeno quasi marginale. Ad ogni modo, tabagismo ed eccessi di alcol nelle scuole europee sono in leggero calo, mentre è stabile il consumo di cannabis.
Tuttavia allarma il recente fenomeno degli oppioidi sintetici in arrivo in Europa. Dal 2009 ne sono stati trovati 25 nuovi tipi, estremamente potenti imitano gli effetti di eroina e morfina e stanno diventando una minaccia crescente per la salute in quanto lasciano una lunga scia di morti e intossicazioni alle loro spalle. Per produrre molte migliaia di dosi da strada di oppioidi sintetici sono sufficienti piccole quantità, facili da nascondere e trasportare. In particolare, i fentanili, eccezionalmente potenti — varie volte più dell’eroina — hanno pesato per oltre il 60% dei 600 sequestri di nuovi oppioidi sintetici riportati nel 2015. Allarma il commercio di droga online, in aumento soprattutto nel deep web complici le tecnologie che occultano identità di acquirente e venditore e le transazioni con Bitcoin e Litecoin.