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Fiumi
(cinesi) di plastica
Inquinamento
| L’86 per cento della celluloide degli oceani proviene dall’Asia
Gli
oceani, è noto, sono pieni di plastica. Ma secondo una recente ricerca
pubblicata su Nature, l’86 per cento delle particelle più o meno grandi di
poliuretano che, attraverso i fiumi, entra nei mari proviene da un unico
continente: l’Asia. Si stima siano tra 1,15 e 2,41 milioni tonnellate all’anno
che, secondo la fondazione di ricerca olandese Ocean Cleanup Every Year, si
concentrano soprattutto nei fiumi che attraversano Cina, Indonesia e Myanmar.
Tra i venti fiumi più “ricchi”di plastica, infatti, sette sono cinesi. La
classifica di Ocean Cleanup è dominata dalle 20 mila tonnellate all’anno
contenute dal Fiume azzurro, seguito dal Gange e da un affluente del fiume
delle Perle, lo Xi. Seguono i fiumi del continente africano, (appena il 7,8 per
cento del totale globale), il Sud (4,8%) e il Nord (0,95%) America, l’Europa
(0,28%) e l’Australia (0,02%). Un dato ancora più preoccupante è che, secondo
uno studio dell’Università di Cadice, del 99 per cento della plastica che si
stima sia finita negli oceani, non c’è traccia. Ovvero: quello che riusciamo a
quantificare è solo la punta dell’iceberg. Sicuramente l’Asia paga il fatto di
essere il continente più popoloso al mondo, ma bisogna considerare che la
quantità di plastica procapite è infinitamente inferiore a quella di Paesi più
orientati al consumo come gli Stati Uniti. La Cina come al solito fa caso a sé.
È infatti il più grande produttore di oggetti di plastica al mondo: quasi il 30
per cento dei 269 milioni di tonnellate fabbricati globalmente. E l’esplosione
dell’e-commerce non ha aiutato. Si calcola che solo l’anno scorso, le aziende
che si occupano della consegna abbiano usato 12 miliardi di buste di plastica.
Secondo i dati raccolti dal programma ambientale dell’Onu, entro il 2050 il 99
per cento degli uccelli marini avrà ingerito della plastica. I rifiuti in mare
hanno già importanti conseguenze su 600 specie marine: il 15 per cento di
queste è oggi in via di estinzione. E il rischio che la plastica entri nella
catena alimentare è ormai concreto. (cag)