lunedì 19 giugno 2017

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Con Trump gli studenti diventano bulli

«I nostri ragazzi ci stanno guardando, che esempio diamo loro?», era la frase pronunciata da Hillary Clinton in uno spot per la campagna elettorale americana che aveva fatto infuriare l’avversario Donald Trump. Il video riprendeva le affermazioni scorrette del candidato repubblicano sulle donne, sulle minoranze, sui diritti civili. Ora quelle parole tornano a far discutere. In una lunga inchiesta pubblicata il 6 giugno, Buzzfeed ha raccontato come in diverse scuole americane numerosi studenti bianchi abbiano cominciato a bullizzare i loro compagni, latinos, musulmani, ebrei, afroamericani, asiatici, usando le stesse espressioni del Presidente. BuzzFeed ha trovato riscontro ad almeno cinquanta casi segnalati in 26 Stati, ascoltando gli insegnanti, i compagni di classe dei bulli, i genitori. «Su un bus scolastico a San Antonio, in Texas, un alunno bianco di 8 anni ha urlato a un compagno filippino: “sarai deportato” », scrive il sito. «In una classe di Brea, in California, uno studente bianco ha detto al suo compagno afroamericano: “Ora che Trump ha vinto, dovrai tornartene in Africa, è quello il tuo posto”». A Louisville, in Kentucky, una ragazzina latina è stata insultata dal suo compagno al grido di “Costruite quel muro!”». Diversi insegnanti contattati da Buzfeed hanno confermato gli episodi. «Sono 21 anni che insegno e non ho mai visto una situazione come questa», ha raccontato Brent Emmons, responsabile della Hood River Middle School, in Oregon, dove un terzo degli studenti è latino. «È un filo sottile sui cui camminare. Non è mio compito dire alle persone cosa pensare politicamente, ma è mio dovere assicurarmi che ogni studente si senta sicuro a scuola». Emmons si è reso conto delle dimensioni del problema nell’istituto che dirige quando, dopo un’assemblea di Halloween durante la quale due insegnanti avevano indossato maschere di Trump e Cliton, decine di studenti avevano esclamato: «Costruite quel muro!». «Sono convinto che alcuni di loro non avevano idea di cose significasse », ha spiegato il preside. «Sono cose che sentono e le ripetono». Propublica ha messo in piedi un database per raccogliere tutte le segnalazioni di episodi di discriminazione. Buzzfeed ha scavato su decine di casi di bullismo. Il resto spetta agli insegnanti, alla famiglia. E alle istituzioni, ora guidate da Donald Trump. Inchiesta | BuzzFeed: nelle scuole americane si moltiplicano gli episodi in cui i giovani usano le parole del presidente contro i compagni «I nostri ragazzi ci stanno guardando, che esempio diamo loro?», era la frase pronunciata da Hillary Clinton in uno spot per la campagna elettorale americana che aveva fatto infuriare l’avversario Donald Trump. Il video riprendeva le affermazioni scorrette del candidato repubblicano sulle donne, sulle minoranze, sui diritti civili. Ora quelle parole tornano a far discutere. In una lunga inchiesta pubblicata il 6 giugno, Buzzfeed ha raccontato come in diverse scuole americane numerosi studenti bianchi abbiano cominciato a bullizzare i loro compagni, latinos, musulmani, ebrei, afroamericani, asiatici, usando le stesse espressioni del Presidente. BuzzFeed ha trovato riscontro ad almeno cinquanta casi segnalati in 26 Stati, ascoltando gli insegnanti, i compagni di classe dei bulli, i genitori. «Su un bus scolastico a San Antonio, in Texas, un alunno bianco di 8 anni ha urlato a un compagno filippino: “sarai deportato” », scrive il sito. «In una classe di Brea, in California, uno studente bianco ha detto al suo compagno afroamericano: “Ora che Trump ha vinto, dovrai tornartene in Africa, è quello il tuo posto”». A Louisville, in Kentucky, una ragazzina latina è stata insultata dal suo compagno al grido di “Costruite quel muro!”». Diversi insegnanti contattati da Buzfeed hanno confermato gli episodi. «Sono 21 anni che insegno e non ho mai visto una situazione come questa», ha raccontato Brent Emmons, responsabile della Hood River Middle School, in Oregon, dove un terzo degli studenti è latino. «È un filo sottile sui cui camminare. Non è mio compito dire alle persone cosa pensare politicamente, ma è mio dovere assicurarmi che ogni studente si senta sicuro a scuola». Emmons si è reso conto delle dimensioni del problema nell’istituto che dirige quando, dopo un’assemblea di Halloween durante la quale due insegnanti avevano indossato maschere di Trump e Cliton, decine di studenti avevano esclamato: «Costruite quel muro!». «Sono convinto che alcuni di loro non avevano idea di cose significasse », ha spiegato il preside. «Sono cose che sentono e le ripetono». Propublica ha messo in piedi un database per raccogliere tutte le segnalazioni di episodi di discriminazione. Buzzfeed ha scavato su decine di casi di bullismo. Il resto spetta agli insegnanti, alla famiglia. E alle istituzioni, ora guidate da Donald Trump.