lunedì 19 giugno 2017

La Stampa 19.6.17
Gotor fischiato ma felice
“Meglio la contestazione del servilismo renziano”
Il senatore Mdp: invito tutti alla kermesse del primo luglio


Miguel Gotor, lei è intervenuto all’assemblea del teatro Brancaccio a nome di Mdp: si aspettava i fischi e le contestazioni?
«La verità è che ci sono stati fischi, ma anche apprezzamento e consenso. Li avevo messi in conto. Non mi fa paura il dissenso, ma il conformismo, il servilismo. In questi anni nel Pd ho visto cose…».
La signora che l’ha contestata dice che lei, Bersani e D’Alema siete il vecchio che ritorna.
«È un atteggiamento settario, contro cui polemizzava già Nenni: a sinistra c’è sempre uno più puro che ti epura. Il settarismo è da sempre il male di certa sinistra. Non dobbiamo escludere, ma includere. Naturalmente, a partire dalle cose da fare: lavoro, lotta alle diseguaglianze, scuola, beni culturali».
Mettere insieme la sinistra di Montanari e Falcone con quella di Pisapia sarà difficile…
«Ho invitato la platea a venire il primo luglio all’assemblea che faremo con Pisapia e Bersani. Serve chiarezza sui programmi. L’unità è un bene prezioso, ma non a tutti i costi. Ci interessa una proposta che sia in discontinuità con le politiche del renzismo. Poi viene il leader, lo sceglieremo in modo partecipato. La parola chiave è insieme. Dobbiamo essere alternativi alla destra, sfidanti con i 5 stelle e competitivi con il Pd renziano».
Prodi invita a mettere da parte i veti, anche su Renzi…
«Io credo che Renzi abbia distrutto il centrosinistra come lo abbiamo conosciuto negli ultimi venti anni. Serve un nuovo centrosinistra con dentro una sinistra di governo. Ora Renzi propone un listone con Alfano e la Lorenzin, dieci giorni fa faceva l’accordo con Berlusconi: non esiste in natura un centrosinistra che contiene la sinistra e anche la destra. È un tradimento dello spirito originario del Pd».
Lei parla di sinistra di governo, ma buona parte della platea di ieri è lontana anni luce da una linea di governo. L’antirenzismo sembrava il vero collante…
«Per noi il progetto è una sinistra di governo. Chi ha altre idee in testa… Amici come prima! E’ vero, in platea c’erano persone lontane da questo spirito. Tesserà chi ha più filo».
Pisapia sembra meno drastico sul Pd…
«La differenza forse è che Pisapia non è mai stato nel Pd e non ha conosciuto da dentro la mutazione genetica che ha subito. Resta il fatto che in questa fase storica il centrosinistra andrà ricostruito fuori, questa è la sfida di oggi e Pisapia lo sa».
[a. d. m.]