Il Sole 17.6.17
Tensione tra Pd e sinistra: Pisapia sta con la Cgil, Renzi attacca i mini-gruppi
A
poco più di una settimana dai ballottaggi in cui il centrosinistra
rischia di perdere città rosse come Genova, La Spezia e Carrara, la
distanza tra il Pd e il resto della sinistra si allarga. Ieri Giuliano
Pisapia ha scritto alla segretaria della Cgil, Susanna Camusso,
schierandosi a favore della manifestazione contro i voucher che si terrà
oggi a Roma. L’ex sindaco di Milano e leader di Campo progressista non
sarà però a Piazza San Giovanni dove invece hanno già annunciato la loro
partecipazione i bersaniani di Mdp che domani saranno anche al
Brancaccio con la sinistra che disse «No» al referendum costituzionale. A
Roma Pisapia arriverà invece il 1° luglio con una manifestazione a
piazza santissimi Apostoli, la piazza dell’Ulivo, dal titolo evocativo
«Insieme».
Renzi che continua a tenersi distante dalla campagna
elettorale e preferisce tornare alla carica sui costi della politica.
Nel mirino del segretario dem la proliferazione dei gruppi alla Camera.
«Lungi da me voler fare polemica con la presidente Boldrini ma trovo che
sia giusto rispettare le regole della Camera dei deputati. Se fai
gruppi con meno di 20 deputati alimenti non solo le spese ma anche la
frammentazione politica», attacca Renzi commentando un articolo che
raccoglie i dati di Openpolis e che stima in 5 milioni di euro in più il
costo per il sostentamento dei mini-gruppi. A stretto giro arriva la
replica della presidente della Camera Laura Boldrini. Per cambiare le
regole «basta un sì» stigmatizza Boldrini ricordando la proposta di
riforma che è già stata ampiamente elaborata. E da segretario Pd , Renzi
«può dare un contributo rilevante per risolvere la questione» visto che
«nessuno tra i maggiori gruppi ha indicato in cima alle sue priorità
questo tema». Attacca Renzi il vicepresidente della Camera, il forzista
Simone Baldelli: «Quelle di Renzi sono parole in libertà di chi non
conosce il Regolamento, un boomerang per il Pd». Critici anche i 5
stelle: Renzi «ormai si schiaffeggia da solo. È stato il Pd ad
autorizzare la costituzione dei gruppetti». Scelta Civica, uno dei
partiti che ha subito la maggiore emorragia di eletti, mette le mani
avanti e avverte: siamo in regola. Ma i civici si dicono pure
«perplessi» per il comportamento della presidente della Camera «che,
stando ai fatti, sembra in effetti tenere un comportamento meno rigido
di quello fatto registrare al Senato dal presidente Grasso».