il manifesto 17.6.17
Esplode la rabbia di Grenfell, qui di povertà si può bruciare
Londra.
I 5 milioni di sterline messi a disposizione dallo stato non placano
gli animi. Presa d'assalto la sede del council, contestata Theresa May.
L’assalto al cielo di Corbyn: requisire le case miliardarie sfitte per
gli sfollati
di Leonardo Clausi
LONDRA Si parla
ora di trenta morti, ma il bilancio ufficiale delle vittime di Grenfell
Tower resterà provvisorio a lungo. Ancora ieri sera degli ultimi focolai
erano visibili. La polizia dispera di poter identificare quanti ancora
nella carcassa dell’edificio, che durante il rogo ha raggiunto una
temperatura di oltre mille gradi e ora presenta problemi di stabilità.
Mancano settanta persone accertate all’appello. In serata la notizia che
5 milioni di sterline saranno messi a disposizione dallo stato, cosa
che non ha affatto placato gli animi, tanto che la sede del council è
stata quasi presa d’assalto dai cittadini.
UNA RABBIA VISCERALE,
non lontana da quella che portò ai riots nel 2011 dopo l’uccisione di
Mark Duggan. Mentre l’inchiesta indetta da Theresa May arriva
puntualmente durante la conta delle vittime, Jeremy Corbyn vuole che gli
appartamenti miliardari sfitti disseminati attorno vengano requisiti e
dati agli sfollati: un autentico assalto al cielo nel paese che ha
brevettato la proprietà privata che provocherà una formidabile levata di
scudi.
Continuano intanto a emergere dettagli che inchiodano
council e housing association alle proprie responsabilità. La
pannellatura ritenuta probabile veicolo delle fiamme era stata bandita
negli Usa in edifici oltre una certa altezza. Un’inchiesta della British
Automatic Fire Sprinkler Association del 2012 aveva calcolato i costi
di allestimento di spruzzatori – gli unici veri dispositivi di sicurezza
antincendio in edifici di quell’altezza – a poco più di mille sterline
ad appartamento. La somma, pur moltiplicata per i 120 appartamenti dello
stabile, sarebbe stata di molto inferiore ai circa tre milioni spesi
per la pannellatura di bell’aspetto e alta combustione che ha peggiorato
la catastrofe. Il Grenfell Action Group, l’associazione di inquilini i
cui appelli erano rimasti inascoltati, aveva inoltre ripetutamente
denunciato l’ammasso di rifiuti abbandonato ai vari piani che ostacolava
le vie di fuga.
Ieri la regina e il nipote William, duca di
Cambridge, si sono fatti coraggio e hanno visitato il Westway Sports
Centre, struttura nei pressi della torre dove è stato allestito un
centro di accoglienza. Sono quasi vicini di casa: il Kensington Palace,
una delle dimore di famiglia, è non troppo distante. Un coraggio mancato
giovedì a Theresa May, che ha evitato di incontrare gli sfollati,
vittime indirette del suo stesso partito e delle sue politiche di tagli.
La sua visita «guidata» sul luogo del disastro di mercoledì con i soli
soccorritori ha riacceso le fiamme della rabbia. E la sera, quando è
andata a incontrare i residenti in una chiesa vicina per metterci una
pezza, è stata accolta talmente male da essere portata via in tutta
fretta da un imponente servizio d’ordine.
LA STESSA RABBIA non
aveva risparmiato il sindaco Sadiq Khan, le cui credenziali pro-business
diventano atto d’accusa in una situazione del genere, o l’anchor man di
Channel 4 News Jon Snow. Per tacere della neo leader Tory della Camera
dei Comuni, Andrea Leadsome, ex rivale di May alla guida del partito.
Vederla annaspare ieri con il suo accento levigato di fronte alle accuse
dei residenti era come assistere a una rappresentazione vivida e
drammatica delle due città di cui è fatto Kensington & Chelsea:
vicine geograficamente ma inavvicinabili socialmente.
PROPRIO QUI,
in una delle zone più ricche e povere del mondo, di povertà si può
bruciare. Nessun’altra zona del paese ha un gap di reddito così enorme
fra chi guadagna troppo e chi troppo poco. I senza tetto sono aumentati
del 43 per cento dal 2010, l’anno di insediamento della coalizione
Tory-Libdem, un terzo dei deputati conservatori è un padrone di casa.
Austerity e un mercato immobiliare oscenamente pompato hanno fatto sì
che i council ovviassero ai tagli governativi rivendendosi la propria
ricchezza, gli alloggi popolari. È così che a Grenfell è scoppiato il
bubbone della diseguaglianza. Che non ha mai smesso di gonfiarsi in
trent’anni di neoliberalismo bipartisan.