mercoledì 7 giugno 2017

Corriere 7.6.17
Hawking, Ken Loach e gli altri fan Ma sono i giovani a spingere Corbyn
di Paola De Carolis


LONDRA «Offriamo la speranza», titolava la settimana scorsa il New Musical Express , la Bibbia della musica, sotto la fotografia, in copertina, di Jeremy Corbyn. Se Theresa May e i suoi conservatori piacciono agli elettori di mezza età, la gioventù è dalla parte del Labour. Ha i dati anagrafici per essere nonno, ma il leader del partito ha fatto suoi i temi e le preoccupazioni della nuova generazione, confermandosi la rivelazione di queste elezioni.
Nei sondaggi il Labour è in vantaggio del 25% tra i votanti sotto i 24 anni e del 12% in quelli sotto i trenta. Se il referendum sulla Brexit è stato, nelle parole dell’ex vice primo ministro Nick Clegg, «un furto generazionale, in cui gli anziani hanno deciso di privare i giovani delle opportunità che loro stessi avevano avuto», il voto di domani potrebbe essere un riscatto.
Più fondi al welfare, l’abolizione delle rette universitarie, l’attenzione al clima, la campagna contro gli sprechi sono politiche che hanno permesso a Corbyn di parlare a una fetta del Paese che ha voglia di ideologie buone e di valori veri. A suo favore si sono schierati lo scienziato Stephen Hawking, il regista Ken Loach, che ha diretto l’ultimo spot del Labour e il celebre autore di graffiti Banksy che si era spinto ad offrire i suoi disegni gratis a chiunque dimostrasse di non aver votato Tory. Un regalo che poi è stato costretto a rimangiarsi per paura di conseguenze legali.
Il problema, stando a Stephem Fischer, esperto di pronostici dell’università d Oxford, è dove si trovano geograficamente i giovani. I seggi in cui gli elettori tra i 18 e i 24 anni sono più numerosi di quelli oltre i 65 sono solo 75, di cui 57 sono già laburisti. L’alto numero di consensi, quindi, potrebbe non tradursi in un risultato concreto, anche se «Theresa May farebbe un errore a sottovalutare l’importanza dei giovani nelle elezioni». Se solo il 50% dei votanti sotto i 30 anni si dice certo di votare domani, stando a un sondaggio del National Centre for Social Research , la rimonta di Corbyn potrebbe essere un elemento importante.
Socialista convinto, 68 anni, il leader laburista ha indubbiamente un appeal tutto suo. «Ha combattuto e vinto due campagne per la leadership in due anni e sembra aver raccolto esperienze utili, nel senso che trasmette l’idea di autenticità, a differenza di Theresa May, che può sembrare robotica», ha spiegato Tim Bale, professore di scienze politiche della Queen Mary University di Londra. Il suo non è stato un inter scontato: nel 2015 sembrava non aver speranze di arrivare alla guida del partito, mentre vinse con una maggioranza notevole. Nel 2016, tre quarti dei suoi deputati si schierarono contro di lui, ma Corbyn la spuntò nuovamente.
La sua non è una politica gridata. È all’antica. Crede nel colloquio diretto con la gente. Forse piace anche per questo. Con il suo orto, la mancanza dell’auto e della televisione, la devozione alla bicicletta e ai concerti rock e la totale difesa della sua vita personale. La terza moglie, la messicana Laura Alvarez, non compare mai al suo fianco. «Sono io che faccio politica non lei».