mercoledì 17 maggio 2017

La Repubblica di Torino 17.05.17
di Sara Strippoli
Torino, il Salone del Libro ha già vinto la sfida con Milano: 56 mila biglietti venduti
Euforico il direttore Lagioia mentre al Lingotto fervono i preparativi per l'inaugurazione


Preparativi al Lingotto per Librolandia
Al Lingotto, dove la fibrillazione è altissima e si lavora a testa bassa, qualche conto c'è già. Nel tardo pomeriggio di ieri era già stata raggiunta la quota di 56mila biglietti staccati. Diciottomila sono stati acquistati on line: 10mila ingressi delle scuole inclusi. Altri diecimila biglietti sono stati acquistati da Compagnia di San Paolo, protagonista al Bookstock con moltissime iniziative dedicate alle scuole. Si devono però sommare anche i 13 mila biglietti venduti a prezzo ridotto nei mesi scorsi. Poi ci sono gli "omaggi": 15 mila ingressi che la Fondazione per il Libro e la cultura e le istituzioni hanno voluto regalare. La cassa dice 120mila.
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1 di 20 Non è scontato che tutti i possessori di biglietto arrivino al Lingotto, ma se queste sono le premesse diventa improbabile sbagliare previsioni: Torino ha già superato Tempo di Libri ancora prima di partire con il taglio del nastro di domani. A Fiera terminata, il Salone milanese organizzato dall'Associazione italiana editori e voluto dai grandi gruppi editoriali aveva infatti dichiarato 60.796 biglietti con altri 12mila per gli eventi off. Dopo il primo giorno di scarsa affluenza, la Fiera aveva anche annunciato un biglietto ridotto a 5 euro per il pomeriggio. Una scelta che Torino invece non ha ritenuto di fare. Con questi buoni auspici la vigilia di oggi si può considerare l'avvio ufficiale della trentesima edizione del Salone internazionale del libro che domani taglia il nastro con i due ministri Dario Franceschini e Valeria Fedeli e il presidente del Senato Pietro Grasso. Senza cerimonie di apertura ma con grandi aspettative. Nicola Lagioia apre insieme con Stefano Zenni all'Auditorium del Lingotto alle 20. Alle 22.30, dal balcone di Palazzo Madama, Eugenio Allegri legge Il Nome della Rosa di Umberto Eco. Al Lingotto il direttore del Salone deambula senza sosta. «Non vedo l'ora di cominciare. Sono colto dalla sindrome di Stendhal: esco dal Lingotto ma due minuti dopo voglio già rientrare. C'è una energia bellissima dalla quale non si riesce a non farsi contagiare ». «Un clima meraviglioso», conferma il vicepresidente della Fondazione Mario Montalcini. Per la vigilia Lagioia preferisce non dire molto di più: «Dopo tante parole adesso lascerei la scena agli autori, agli scrittori e ai poeti». Su Facebook, però, annuncia che al programma si è aggiunta una new entry dell'ultima ora: sabato alle 17.50 sarà proiettato al cinema Massimo "Sicilian Ghost Story", il film di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, ispirato da un racconto di Marco Mancassola. A poche ore dalla presentazione a Cannes dove rappresenta l'Italia alla "Semaine de la critique". "È la storia che aveva entusiasmato #RobertRedford, il quale l'aveva finanziata al Sundance", scrive il direttore. Così entusiasta da anticipare sui social i comunicati ufficiali. E alla vigilia della kermesse la sindaca Chiara Appendino commenta su Facebook: "Il Salone Internazionale del Libro è un risultato che considero di tutta la città e di tutti i torinesi. Di problemi a Torino ce ne sono tanti e li stiamo affrontando uno per uno, spesso anche un paio alla volta ma domani partirà quello che il giorno dopo il nostro insediamento era 'Il' problema, quello che secondo molti non avrebbe dovuto esserci, quello che era 'un patrimonio perso per sempre" E la prima cittadina aggiunge:" Quello che ci sarà non sarà un problema, ma il grande risultato di un lavoro di squadra e di collaborazione tra Enti, anche per il semplice fatto che lo possiamo annunciare. E per questo voglio ribadire il mio grazie a tutti quelli che lo hanno reso possibile". Da domani, conclude, "milioni di pagine saranno solo l'inizio di un bellissimo viaggio da fare insieme".