il manifesto 25.5.16
La Nazionale insiste: bando per nuovi «scontrinisti»
La
 Biblioteca di Roma. Cacciati i vecchi lavoratori si continua comunque 
con il sistema dei rimborsi. Ma il ministro Franceschini minimizza: "Per
 il futuro puntiamo sugli assunti per concorso e sui volontari del 
servizio civile"
di Antonio Sciotto
La Biblioteca
 nazionale di Roma ha una passione sfrenata per la pratica della 
raccolta scontrini: messi alla porta – con un sms – i vecchi precari con
 anzianità più che decennale, il direttore Andrea De Pasquale ha 
pubblicato un bando per assumere dall’1 luglio una nuova associazione di
 «volontari» a rimborso. L’annuncio campeggia sulla home dell’istituto, e
 prevede che 18 nuovi arrivati lavorino alle stesse condizioni dei 22 
appena cestinati (400 euro mensili per 20 ore a settimana, presentando 
le ricevute della spesa), ma con la novità del turn over ogni sei mesi: 
così che non possano accampare pretese di stabilizzazione.
Nel 
bando, tra i requisiti indicati per la selezione, si indica 
«l’esperienza almeno triennale nel settore», quindi si potrebbe 
tranquillamente ripresentare l’associazione Avaca di Gaetano Rastelli, 
sgravata però dei 22 ingombranti «volontari» che hanno prestato servizio
 fino a lunedì scorso.
Ma non dovevano arrivare i volontari del 
servizio civile? Una circolare del ministero dei Beni culturali, inviata
 a tutti gli uffici il 20 aprile scorso, aveva annunciato una infornata 
di 1.050 addetti per tutta Italia, tra l’altro già selezionati e 
specializzati. Il testo però, a leggerlo meglio, non indicava l’obbligo a
 servirsi esclusivamente dei nuovi arrivati: «Il supporto offerto da 
tale personale dovrà imporre, almeno per la durata dei progetti – si 
legge – un’attenta valutazione in merito alla opportunità e alla 
sostenibilità economica del rinnovo delle convenzioni in scadenza con le
 associazioni di volontariato». In soldoni, i direttori con gestione 
autonoma di bilancio e adeguate risorse (come è alla Nazionale) potranno
 continuare a rivolgersi alle associazioni di volontari.
I 
ventidue messi alla porta, in un recente incontro con il direttore della
 Biblioteca, avevano chiesto di essere passati a contratto – attraverso 
una cooperativa, o ad esempio la società in house dello stesso 
ministero, l’Ales – e magari nei prossimi sei mesi – in via transitoria –
 si sarebbero potuti tenere dentro grazie al nuovo bando.
«La 
direzione ci ha risposto no su tutti i fronti – spiega il delegato Cgil 
Luigi De Angelis, dipendente interno della biblioteca – Niente spazio 
per i vecchi addetti, e no anche alla richiesta di fornire 
un’attestazione scritta della conclusione della collaborazione».
Il
 direttore De Pasquale ha accettato di incontrare i volontari dopo mesi 
di richieste andate a vuoto, inviate anche al ministro Dario 
Franceschini, e il faccia a faccia è stato molto teso: «È stato 
rimproverato ai ragazzi, che io accompagnavo – spiega il delegato Cgil –
 il fatto che la vicenda fosse finita sui giornali. E poi sono stati 
congedati senza neanche un grazie: alcuni prestano servizio in 
biblioteca da 17 anni. Neanche un comunicato di saluto».
Oggi i 
«volontari» manifesteranno -a partire dalle 10 – davanti alla Biblioteca
 nazionale: il loro movimento, «Scontrinisti», ha raccolto la simpatia 
dei social, e in piazza saranno presenti – oltre a Cgil Usb – i gruppi 
di Sinistra Italiana, Rifondazione e Possibile.
La vicenda è stata
 oggetto di una interrogazione parlamentare di Sinistra Italiana, a cui 
ha risposto il ministro Franceschini. Il titolare dei Beni culturali ha 
spiegato che la convenzione con Avaca è stata sospesa proprio in forza 
di una ispezione che il ministero ha aperto dopo gli articoli di stampa.
 Ha annunciato l’«arrivo di 54 funzionari assunti per concorso nelle 
biblioteche italiane» e l’utilizzo dei «volontari del servizio civile». 
In più, ha dichiarato che «si avvieranno procedure pubbliche per la 
selezione di associazioni di volontariato». Alla Nazionale il bando c’è 
già, dal 16 maggio, e si aspetta soltanto l’arrivo di 18 «scontrinisti» 
freschi freschi.
 
