La Stampa 7.2.17
“Con questo accordo il prossimo settembre sarà ancora il caos”
Fabio
Cannatà dirige il liceo Amaldi, oltre 1700 studenti, 75 classi e quasi
140 professori da gestire nella periferia di Roma. Quest’anno i problemi
creati dalle novità introdotte dalla legge 107 non sono stati pochi.
«Ma credo che l’anno prossimo la situazione sarà altrettanto complicata
grazie alla nuova intesa raggiunta che vorrebbe semplificare la
procedura. In realtà per noi dirigenti delle scuole rende il quadro
ancora più difficile».
Che cosa non funzionerà? «La legge 107 ha
tra i suoi obiettivi la continuità didattica per tre anni. Con l’intesa
si introduce una deroga che fa venire meno la continuità, si offre una
nuova possibilità agli insegnanti di trasferirsi. Si prevede la
possibilità per i professori di dare 15 preferenze diverse, vuol dire un
lavoro enorme per chi dovrà vagliarle. E si introduce una modifica
attraverso un accordo che non si capisce come potrà avere maggiore
valore di una legge dello Stato e quindi darà luogo a ricorsi che
renderanno più complicata una situazione già non semplice. Dobbiamo
prepararci purtroppo a un nuovo inizio di anno scolastico nella
confusione. Lo scorso settembre abbiamo limitato a una decina le
cattedre scoperte ma davvero non so più che cosa rispondere ai genitori
che vengono a chiedermi perché ancora una volta i loro figli devono
avere degli insegnanti diversi».