giovedì 1 dicembre 2016

Il Sole 1.12.16
Merkel congela le trattative con Erdogan
Turchia. La Cancelliera è contraria all’apertura di nuovi capitoli europei con Ankara per la repressione in corso nel Paese
di Vittorio Da Rold

Secondo informazioni raccolte dal quotidiano tedesco Bild, la cancelliera Angela Merkel si sarebbe espressa «contro l’apertura di ulteriori capitoli nelle trattative di Bruxelles con la Turchia per l’adesione di Ankara all’Ue».
La cancelliera lo avrebbe detto martedì , «nel corso di una riunione del gruppo parlamentare dell’Unione (Cdu e Csu)». La Bild cita testimonianze dirette raccolte dai suoi reporter di partecipanti alla riunione di partito, secondo i quali Merkel «avrebbe consigliato i deputati a rispondere» in questo modo a eventuali domande degli elettori «sul tema Turchia nei collegi elettorali».
Insomma la Merkel congela i negoziati Ue sui nuovi settori di intervento con la Turchia nelle sue trattative per unirsi al blocco. Successivamente alle indiscrezioni di stampa la posizione della Merkel è stata confermata anche dal suo portavoce.
In effetti i negoziati di adesione hanno progredito lentamente da quando sono iniziati nel 2005, ma la Merkel ha ricordato che l’Ue ha bisogno della Turchia per fronteggiare la crisi dei migranti.
Insomma la Bild ha reso evidente che la Merkel è ormai stanca delle continue sfide del presidente turco Erdogan e ha voluto lanciare un segnale di fermezza bloccando i negoziati Ue. Tuttavia, il portavoce del governo Steffen Seibert ha cercato di evitare polemiche con Ankara affermando che non c’è nulla di nuovo.
L’Ue e la Turchia hanno negoziato per anni senza per questo predeterminare in anticipo il risultato delle trattative . Nelle attuali circostanze, l’apertura di ulteriori capitoli di negoziato, non è concepibile. Né Ankara né la Ue si aspettano che la Turchia sia in grado di aderire all’Unione nei prossimi anni. Il bilancio dei negoziati tra Ankara e Bruxelles è decisamente deludente. Solo uno dei 35 capitoli, o aree di intervento, in cui la Turchia deve adottare norme comunitarie, è stato finora concluso. Sono state avviate discussioni su più di 15 capitoli, mentre il resto non è neppure stato preso in cosiderazione. Per di più il Parlamento europeo ha approvato una mozione non vincolante la scorsa settimana sollecitando la Commissione e i governi nazionali a congelare temporaneamente i negoziati di adesione con la Turchia a causa della risposta «sproporzionata» di Ankara al fallito colpo di stato di luglio.
Le autorità turche hanno arrestato o licenziato più di 125mila persone - tra militari , accademici, giudici, giornalisti e leader curdi - sul presunto sostegno al tentato colpo di stato. Il presidente Erdogan martedì ha detto che Ankara ha varie opzioni con altri partner.
I leader Ue discuteranno della situazione in Turchia a Bruxelles in occasione di un vertice il 15-16 dicembre. Erdogan ha a sua volta minacciato di rompere l’accordo sui profughi raggiunto quest'anno in base al quale Ankara dovrebbe contribuire a fermare i migranti diretti in Europa in cambio di 6 miliardi di euro e dell’eliminazione del visto ai turchi diretti nella Ue. Erdogan alza la posta , ma non ha capito che il vento in Europaè ormai cambiato.