il manifesto 11.12.16
L’Avana e Obama: accordo per bruciare sul tempo Trump
Cuba/Usa. Cuba accelera i tempi affinché per il magnate sia impossibile fare marcia indietro
di Roberto Livi
L'AVANA
Il governo cubano e l’amministrazione Obama hanno deciso di accelerare
le trattative in corso, in modo da raggiungere un accordo prima che il
presidente eletto Donald Trump entri in carica, il prossimo 20 di
gennaio.
Dopo le dichiarazioni bellicose nei confronti di Cuba del
presidente-magnate e dopo la nomina dei primi componenti della sua
amministrazione, l’Avana ha deciso una tattica prudente, ma ferma.
SENZA
CONCESSIONI Da una parte ha fatto sapere di essere disposta a
dialogare, ma «senza concessioni» e su «un piano di parità». Dall’altra,
appunto, è impegnata ad accelerare i tempi delle trattative in modo che
per Trump sia difficile fare marcia indietro rispetto al suo
predecessore.
«La parte cubana ha la volontà di migliorare le
relazioni con gli Usa e di giungere a una convivenza pacifica, senza
però fare alcuna concessione sui principi base della sua politica»ha
affermato mercoledì scorso Josefina Vidal, responsabile del ministero
degli Esteri per i negoziati con Washington.
COMMISSIONE
BILATERALE Vidal si è rivolta ai giornalisti alla conclusione dei lavori
della quinta riunione della Commissione bilaterale, creata nel 2015 per
tracciare la rotta verso una piena normalizzazione delle relazioni tra
Cuba e Usa. La vice segretaria di Stato, Carmen Aponte, guidava la
delegazione degli Usa all’Avama.
Vidal ha informato che vi sono 12
accordi bilaterali in fase molto avanzata di discussione e che entrambe
le parti sperano di firmare prima che Trump instauri la propria
amministrazione.
«A questi temi si è deciso di aggiungere quelli
riguardanti commercio, investimenti, proprietà intellettuale» che
formano parte del dialogo economico iniziato a Washington nella
precedente riunione, avvenuta il 30 settembre scorso.
In questo
campo , sono stati annunciati risultati concreti: due compagnie di
crociere statunitensi, la Norwegian Cruises e la Royal Caribbean, hanno
informato di aver avuto il permesso dal governo cubano per scali a Cuba.
Mentre,
secondo importanti media americani, altre importanti imprese , come
Google e General Electric, sono sul punto di firmare accordi con
l’Avana.
RISULTATI CONCRETI «Il rispetto reciproco è stata la
chiave di volta che ha permesso di ottenere risultati concreti nei
negoziati», ha affermato Vidal, la quale si è augurata che la prossima
Amministrazione Trump «tenga conto dei risultati raggiunti in quasi due
anni di negoziati». Anche perché si tratta di «un processo che ha
l’appoggio della popolazione cubana e statunitense, compresi i
cubano-americani».
LETTERA DEGLI IMPRENDITORI Intanto, più di 100
imprenditori cubani hanno inviato una lettera al presidente eletto degli
Usa, Donald Trump, nella quale chiedono che prosegua nella politica di
avvicinamento a Cuba iniziata da Obama.
Si tratta di proprietari
di proprietari di piccole imprese che attraverso l’organizzazione
antiembargo nordamericana, Engage Cuba, si sono rivolte al nuovo leader:
«Come uomo d’affari di successo, confidiamo che capirà l’importanza del
compromesso economico tra i nostri paesi -sostengono nella lettera.
Ulteriori misure per aumentare i viaggi il commercio, gli investimenti
el nostro paese comporteranno un beneficio per le nostre compagnie e per
il popolo cubano, ma anche per gli Usa».