il manifesto 10.12.16
Sinistra, un’alternativa costituzionale
Sandro Medici e altri
L’iniziativa si svolge a Roma domani 11 dicembre, ore 10, al Roma meeting center, Largo Scoutismo 1
È
un sollievo sentirsi ancora felicemente protetti e difesi dalla
Costituzione. Con la soddisfazione dei giusti, ci sentiamo protagonisti
della vittoria referendaria di domenica scorsa e guardiamo con maggiore
fiducia al nostro futuro. Ci siamo schierati per il No non solo per
salvaguardare la Costituzione, ma soprattutto per valorizzare la sua
preziosa cultura giuridica, riproporre la sua sensibilità sociale,
impegnarci ad attuarla compiutamente. Non un riflesso di retroguardia,
dunque, ma uno slancio, una tensione che siamo sicuri aiuteranno il
paese a diventare migliore.
Con un risultato squillante sono state
sconfitte le oligarchie liberiste e le centrali finanziarie, strapazzato
il conformismo interessato e gli istinti rassegnati. In quel voto si
scorge soprattutto una rivolta sociale, che ha largamente oltrepassato
bacini elettorali e indicazioni di partito. E’ stata l’Italia sfruttata,
impoverita, precaria, deprivata a vincere il referendum. Un’Italia
sfinita e sfiduciata che ha tuttavia trovato la forza di chiedere un
cambiamento, quell’alternativa che gran parte della politica non sembra
in grado di raccogliere e rappresentare né, tanto meno, di imprimere. Ed
è esattamente a questa furente domanda che dovremmo provare a offrire
un’adeguata risposta. Superando le incertezze e le cautele che ci
imprigionano, abbandonando movenze e liturgie consunte e inutili, se non
proprio impedienti.
Ci siamo serenamente ritrovati in una battaglia
che non era scontato potesse vederci tanto uniti e motivati.
Associazioni, partiti, sindacati, movimenti, intellettualità, civismo.
Ed è innanzitutto per questa ragione che il nostro contributo è
risultato così prezioso: per vincere il referendum, ma anche per
dimostrare, intanto a noi stessi, quanto sia proficuo ed efficace
lottare insieme.
Sentiamo pertanto l’esigenza di mettere a
disposizione un’occasione d’incontro collettivo, dove poter valorizzare
il protagonismo dei tanti che hanno partecipato alla battaglia
referendaria, chiamando tutti noi, tutte noi a riflettere, discutere,
ragionare, progettare. Riteniamo necessario un confronto politico che
raccolga le nostre energie e le nostre passioni. Per provare a comporre
nuovi percorsi da condividere, in grado di poter incidere sullo scenario
politico, sociale e culturale che si sta delineando con la vittoria del
No. E cominciando finalmente a costruire insieme quell’alternativa al
neo-liberismo di cui il paese ha urgente bisogno.
Con lo stesso
sentimento unitario con cui abbiamo lottato in questi ultimi mesi
abbiamo promosso l’appuntamento di domenica prossima: un’assemblea
libera e plurale, inclusiva e partecipata, in cui tutte le componenti,
le soggettività, le singolarità possano manifestarsi ed esprimersi. Con
la speranza che tutti i nostri No si trasformino presto in una “politica
in comune”.
Giorgio Airaudo, Fabio Alberti, Maria Luisa Boccia, Adriano Labbucci, Stefano Fassina, Giulio Marcon, Sandro Medici