domenica 11 dicembre 2016

Corriere 11.12.16
De Luca e il premier, un voltafaccia da record
di Marco Demarco

Renzi è «uno strafottente». Le sue riforme? «Demenziali». Il meglio del renzismo? «La moglie Agnese, per la sua civile discrezione». E l’unica giustificazione possibile è l’età: «Si sa, Matteo è giovane, esuberante». Ragiona così Vincenzo De Luca, come se l’esito referendario non lo riguardasse di persona. Ma la cosa più sorprendente è che il suo ragionare lascia di stucco i renziani. C’è modo e modo di scendere dal carro del vincitore. Quello di De Luca è certamente il più diretto. Diventato, però, fatalmente, anche il più paradossale, perché il governatore campione di strafottenza che dà dello strafottente al premier è davvero un capolavoro di rispecchiamento multiplo. Tuttavia, il caso De Luca, estremo quanto si vuole, la dice lunga sulla tenuta complessiva delle truppe renziane. Non è più solo una questione di «quanti» diserteranno, ma di «come» lo faranno. Il governatore, infatti, non si limita a riposizionarsi allontanando da sé ogni responsabilità per la sconfitta. Non si lascia sfiorare dal dubbio che una percentuale di consenso possa essere stata persa per il suo essere De Luca, per le sue parole sulla Bindi o per l’azzardata riduzione del materialismo storico a clientelismo scientifico (il discorso sulle fritture di pesce). Né dal fatto che il Sì abbia perso anche nella sua Salerno e che in Campania la sconfitta sia stata ancora più bruciante di quella subita in Puglia, dove pure c’era Emiliano, contrario alla riforma. De Luca fa di più. Ammette che Renzi gli andava bene come bancomat («abbiamo avuto fiumi di denaro», disse ai sindaci) non come innovatore: sbagliata la riforma della scuola; idem quella Madia, apparsa «punitiva» per i pubblici dipendenti; discutibile quella sulle Province; un pasticcio le politiche per l’immigrazione e per la sicurezza. Per non parlare di quelle per il lavoro. Cosa rimane? Nulla. Peggio: solo Agnese nella sua dimensione manzoniana, cioè, al massimo, di discreta suggeritrice di strategie familiari. Se c’è un messaggio subliminale in questo riferimento alla signora Renzi, di sicuro non è rassicurante. Incapace di dominare il fenomeno De Luca, Renzi rischia ora di esserne travolto.