Repubblica 5.11.16
Roberto Fico
“Il nostro è uno stop a debiti e sprechi non agli obiettivi”
intervista di Annalisa Cuzzocrea
ROMA.
«Non è vero che vogliamo fermare tutto. Vogliamo fare le cose per bene,
applicare procedure virtuose, ma questo non vuol dire cancellare gli
obiettivi». Roberto Fico – esponente del direttorio dei 5Stelle –
rifiuta la visione di un Movimento vittima dell’immobilismo quando si
tratta di passare dall’opposizione al governo di una città, com’è
successo a Roma.
Dopo il no alle Olimpiadi arriva lo scioglimento
di Roma Metropolitane. La sensazione è che partiate sempre sconfitti,
che rinunciate alle cose per l’incapacità di gestirle. È questo che
bisogna aspettarsi con i 5 stelle al governo?
«Non è assolutamente
questo il messaggio che intendiamo dare. Il no alle Olimpiadi era nel
programma che i cittadini hanno votato e lo rivendico. Sulla metro C,
non credo che la sindaca intenda rinunciare al progetto, ha
semplicemente preso atto del mal funzionamento della società che lo
gestiva ».
E la soluzione è chiuderla?
«Noi siamo qui
proprio per chiudere queste società, trasformarle e andare a colpire le
zone opache e grigie che hanno mandato città come Roma allo sfascio. È
quello che faremo in tutti i comuni che amministriamo. Ma è una
questione di cui non mi sto occupando, Virginia Raggi prenderà le
decisioni con la giunta e il consiglio comunale e lo farà per il bene
dei cittadini ».
Perché Beppe Grillo fugge dal confronto in tv con Matteo Renzi?
«Beppe
non fugge da nulla, ma fa bene a non sottostare a una richiesta
ridicola. Lui agisce e lavora su un altro piano. Se il premier vorrà,
potrà confrontarsi con i parlamentari del Movimento, con Luigi Di Maio o
chiunque altro. Ma credo che questa campagna elettorale si vinca nelle
piazze, sui treni, col passaparola, non in tv. È in mezzo alla gente che
dobbiamo spiegare le ragioni del No, per difendere la nostra sovranità,
quella dei cittadini, e la democrazia».
Pensa ancora che ci siano stati eccessi mediatici anche nei 5 stelle?
«Forse
abbiamo abusato della televisione, che è una brutta bestia. Ti fa
perdere il contatto con la realtà che ti circonda e con quello che sei,
con ciò che deve essere il Movimento. Questa però è una riflessione che
voglio portare perché ci si possa lavorare insieme, non per escludere
qualcuno».
Traduco: non lo dice per delegittimare Luigi Di Maio?
«No,
quello che penso è solo che ci sia bisogno di un lavoro più corale per
proteggerci da un sistema mediatico che troppo spesso è una trappola».
Il direttorio esiste ancora?
«Continuiamo a lavorare sui temi che Beppe e Gianroberto ci avevano affidato».
Grillo fa riunioni con voi per concordare la linea politica?
«Beppe in questo momento si sente con i capigruppo di Camera e Senato ed è giusto così».
Grillo
ha chiamato tre volte Virginia Raggi per chiederle di spostare Raffaele
Marra dal suo inner circle, ma la sindaca resiste. Ci sarà un
“tagliando” a gennaio per decidere il destino della giunta?
«Non
esistono tagliandi. Se ci sono problemi su alcune questioni è giusto che
se ne parli. Sono d’accordo con i miei colleghi quando dicono che la
sindaca di Roma ha onori e oneri».
Che significa?
«Che è lei che fa le sue scelte e se ne assume la responsabilità ».
Quindi è giusto che decida lei chi sono le persone che vuole accanto nella gestione del Campidoglio?
«È
giusto che sia lei a scegliere, ma è anche giusto che parti del
Movimento possano metterla in guardia rispetto a situazioni che non
vanno bene».