martedì 29 novembre 2016

Repubblica 29.11.16
Lo scontro approda in Campidoglio “Mozione sulla deriva autoritaria”
Referendum, oggi al voto l’atto dei 5Stelle che impegna Raggi a lanciare l’allarme contro la nuova Costituzione. Attesi anche parlamentari. Il Pd: “Aula espropriata”
di Mauro Favale

ROMA. L’allarme «per la deriva autoritaria in atto» (dunque già prima di una eventuale vittoria del Sì al referendum del 4 dicembre) arriva in Aula Giulio Cesare, messo nero su bianco nella mozione con la quale l’M5S, maggioranza da giugno, vuole simbolicamente trasformare Roma nel comune portavoce del No. E c’è da scommettere che la sala del Consiglio si trasformerà facilmente in una curva da stadio.
Perché a riscaldare un clima già rovente di suo ci penseranno gli “innesti” esterni attesi per le 14: da una parte i parlamentari a 5 Stelle, dall’altra quelli del Pd, ferocemente contrari a che il Comune diventi «un’arena elettorale », come l’ha definita Matteo Orfini, commissario capitolino dei Dem. Quell’Aula che «rappresenta la città», attacca, viene «sequestrata ed espropriata del proprio ruolo».
Dall’M5S la risposta arriva per bocca del capogruppo capitolino Paolo Ferrara, primo firmatario dell’atto che «impegna la sindaca a esprimere ai presidenti delle Camere, ai presidenti dei rispettivi gruppi e all’associazione dei Comuni italiani l’allarme espresso dall’Assemblea capitolina per la deriva autoritaria in atto contro la quale si sono costituiti i comitati del No al referendum promosso dal governo sulla riforma costituzionale». «Il Pd parla di rispetto delle istituzioni — sottolinea Ferrara — mentre Renzi invia lettere agli italiani all’estero e occupa la tv e altri media. La nostra mozione è un legittimo atto politico».
Ancora non è chiaro chi dei parlamentari M5S salirà in Campidoglio oggi pomeriggio. In mattinata, per la prima volta, arriverà in qualità di vicepresidente della Camera Luigi Di Maio per la presentazione di una ricerca sull’area metropolitana della capitale. Difficile si trattenga anche per il consiglio comunale. Com’è difficile che passi Alessandro Di Battista. Qualcuno, però, arriverà, così come dal Pd. Il deputato dem Marco Miccoli ha assicurato la sua presenza: «Ci sarò per guardarli in faccia mentre calpestano le regole. E stavolta “vergogna” glielo urlo io».