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99 19.11.2016
un
dottor Stranamore per Trump
Stratega
| È contro il voto alle donne e lo Stato sociale, per la
sorveglianza di
massa
e i monopoli. Il mondo secondo Peter Thiel, consigliere del neo
presidente
di
Paolo Bottazzini
«Il
notevole aumento dei beneficiari di assistenza sociale, e
l’estensione del diritto di voto alle donne – due rinforzi
notoriamente importanti per i liberali – hanno reso il concetto di
“democrazia capitalistica”un ossimoro». Non sono parole
pronunciate da Donald Trump, ma esprimono fin dal 2009 il punto di
vista di uno dei sedici commissari del suo direttorio di transizione.
La scelta di un collaboratore con queste opinioni non è la parte
sorprendente della notizia, ma lo è il fatto che il personaggio in
questione sia uno degli esponenti più visionari della Silicon
Valley. Peter Thiel ha radici tedesco- americane (come il Dottor
Stranamore) e, tra gli altri titoli in curriculum, vanta il ruolo di
co-fondatore di PayPal e di Palantir (società che produce software
per la sorveglianza di massa che ha tra i suoi clienti l’Nsa), e si
iscrive tra i primi finanziatori di Facebook, di cui è ancora un
consigliere di amministrazione. Nell’ottobre 2016 ha versato 1,5
milioni di dollari a sostegno della campagna di Trump, e dall’11
novembre è entrato nella cerchia ristretta dei suoi (potenziali)
ministri.«Sono fiero di essere gay, sono fiero di essere
Repubblicano. Ma soprattutto sono fiero di essere americano », ha
dichiarato a luglio alla convention Repubblicana di Cleveland. Thiel
è una voce dissonante tra i guru della Silicon Valley sul terreno
delle predilezioni politiche. Per la verità, quello che la sua voce
racconta è solo una versione più esplicita di quanto pensano anche
i suoi colleghi miliardari, almeno sulle regole economiche relative
alle società capaci di grandi innovazioni. Secondo quanto ha
chiarito nel saggio Da Zero a Uno, Thiel è convinto che la
concorrenza sia una condizione valida soltanto per coloro che non
sanno aprire prospettive inedite, come invece sono riusciti a fare
Google, Apple, Facebook – e naturalmente PayPal. In altre parole,
la competizione è per i perdenti. Al contrario, i campioni della
rivoluzione tecnologica meritano la posizione di monopolio che
istituiscono sui settori che hanno scoperto. Solo questo vantaggio
finanziario rende possibili gli investimenti per progettare altra
innovazione, e per sostenerne i rischi. Il pensiero di Thiel è
controverso, ma solo fuori dai confini della Silicon Valley. In ogni
caso, l’elezione di Trump sembra preparare un destino denso di
sperimentazioni empiriche per le sue convinzioni in campo sociale ed
economico. Come se non bastasse, un futuro così promettente va
incontro ad una guerra certa con le opinioni dell’Unione europea
sui capisaldi dell’economia –e non solo sul terreno della
concorrenza. Il nuovo presidente si è detto entusiasta del potere di
sorveglianza che la National Security Agency (l’Nsa dello scandalo
Snowden) può esercitare attraverso i Big Data su tutti gli individui
del mondo. Durante la campagna si è impegnato ad accrescere fino al
massimo possibile le autorizzazioni di cui l’intelligence godrà,
per infiltrarsi nei dispositivi e nei dialoghi di ogni essere umano
del globo. Secondo il sociologo David Garland, il passaggio dal
paradigma educativo della giustizia penale, a quello del controllo,
ha condotto ad un incremento del 500% degli inquilini nelle carceri
americane: questo solo nell’ultimo ventennio del secolo scorso. Di
quanto riuscirà l’era Trump-Thiel a rilanciare questo numero?