domenica 6 novembre 2016

Pagina 99 5.11.2016
l’indifferenza è roba da ricchi
Società | Chi ha i soldi ignora gli altri. Uno studio lo dimostra


Ci si avvicina a Natale, e con ogni probabilità sui canali Mediaset ritroveremo Una poltrona per due di John Landis, la storia di un ricco insensibile (Dan Aykroyd) e di un furbo accattone (Eddie Murphy) le cui posizioni sociali si invertono: il benestante decaduto proverà empatia per l’ex mendicante solo dopo aver letteralmente indossato i suoi panni. Ricchezza e indifferenza formano un binomio ormai codificato nell’opinione comune. Ma che ora pare aver trovato evidenza scientifica. Uno studio della New York University pubblicato su Psychological Science mostra come chi ha più soldi e fa parte di una classe sociale più elevata possieda una minore capacità di attenzione verso gli altri esseri umani. I ricercatori sono arrivati a correlare questi due aspetti attraverso tre esperimenti. Per prima cosa hanno inviato 61 persone, che in precedenza avevano dovuto dichiarare la propria classe sociale, per le strade di Manhattan: tutte le cavie hanno indossato dei Google Glass, e attraverso le registrazioni ottenute si è concluso che quelle di ceto superiore hanno osservato le persone in strada per molto meno tempo rispetto a quelle di estrazione più bassa. Il secondo test ha monitorato il movimento degli occhi dei partecipanti durante la visione di immagini ottenute da Google Street View: identico risultato. L’ultimo follow-up, oltre a confermare la tesi, ha misurato il grado di consapevolezza con cui i ricchi ignorano i propri simili: 400 persone sono state messe di fronte a uno schermo su cui si alternavano due immagini quasi identiche che riunivano vari oggetti e un volto umano, con l’indicazione di fermare il flusso nel momento in cui avessero notato una differenza; le variazioni nei volti sono state notate soprattutto dai meno abbienti. Come ricorda Quartz, già in passato altre ricerche erano arrivate a conclusioni simili, dimostrando che i ceti meno abbienti, rispetto a quelli più agiati, sono maggiormente predisposti a preoccuparsi degli altri e che la scarsa attenzione dei ricchi non fa distinzioni di status. Insomma, il “me ne frego” dan -nunziano ha fatto scuola tra i benestanti. E se non fate parte del famoso 1% del mondo, beh, peggio per voi, perché in un regime di crescente disparità economica chi ha il cash e il potere non sa cos’è l’empatia. Consolatevi con qualche serissima ricerchina che un vecchio articolo di The Conversation ha raccolto sotto il titolo “The Deadly Truth About Loneliness”: la solitudine, un lusso da ricconi, è causa di insonnia, demenza, problemi cardiaci e morte prematura. Viva la povertà