sabato 26 novembre 2016

La Stampa 26.11.16
Passa la fiducia sulla manovra, ecco le ultime novità
Scoppia il caso Ilva: mancano 50 milioni per risolvere le emergenze sanitarie che colpiscono soprattutto i bambini

Con la spinta del Quirinale, preoccupato di contraccolpi sui mercati in caso di vittoria del no al referendum, la Camera dei deputati e il governo sono riusciti ad approvare in tempi record la prima lettura della legge di bilancio per il 2017. La fretta ha provocato tensioni, come testimonia la polemica sul mancato stanziamento per rafforzare la tutela sanitaria a Taranto. I tempi stretti hanno avuto anche un effetto positivo: benché non manchino i microstanziamenti, l’impianto della manovra è quello originario: il saldo è lievitato di «soli» 230 milioni di euro, un altro record. Ora il testo passa al Senato: se al referendum vincerà il sì, sarà l’ultima della storia repubblicana.
Inquinamento, mancano i fondi
Attorno all’Ilva ieri a Montecitorio si è consumato un caso: i deputati pugliesi e il presidente della Regione Michele Emiliano lamentano il no in extremis a cinquanta milioni di euro destinati a potenziare strutture, personale, e attività diagnostica nella zona di Taranto. La norma aveva il sostegno del capogruppo Pd Ettore Rosato e attendeva di essere riformulata. I capigruppo avevano individuato una soluzione tecnica per reperire i fondi che però ha avuto il parere negativo del governo. Il presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia attacca: «Palazzo Chigi deve semplicemente chiarire le ragioni del no e del rinvio». È possibile che la questione torni all’ordine del giorno in Senato.