La Stampa 15.11.16
«Nuovo Italicum? A una parte di Pd non sarebbe andato bene comunque»
intervista di F. Sch.
Ettore Rosato, capogruppo Pd, cosa succede nel Pd dopo il 4 dicembre?
«Più
che di cosa succede dentro al Pd, siamo preoccupati di cosa succede
all’Italia se perdiamo l’occasione di questa riforma costituzionale».
Nel Pd si rischia la rottura?
«Io
ricordo che il Pd ha votato la riforma, poi è stato posto il problema
della legge elettorale e abbiamo firmato un documento per cambiarla:
tutte le questioni di merito sono risolte, le altre questioni le
demanderei al congresso».
Per convincere la minoranza non avreste potuto presentare una legge in Parlamento anziché un documento «informale»?
«Credo
che una parte di partito non avrebbe cambiato idea nemmeno se avessimo
approvato una nuova legge elettorale. Tutte le opposizioni hanno chiesto
di discuterne dopo il 4 dicembre. Ma per me quel documento è
impegnativo, e gli impegni contano. Spiace ci sia chi li mette in
discussione».
Cuperlo rimprovera a Renzi di essere divisivo. Ha torto?
«Renzi
ha un carattere molto forte: se non fosse così, anziché il referendum
oggi faremmo un convegno sui 35 anni dall’inizio del percorso delle
riforme! Il partito però non è Renzi, lui è il segretario, ma il partito
si costruisce insieme».
Umanamente come vive queste tensioni?
«Sono
molto amareggiato. Questa riforma conclude 30 anni di lavoro del
centrosinistra: gli sforzi che vengono fatti per farla naufragare mi
rattristano».