martedì 15 novembre 2016

La Stampa 15.11.16
Eurotower
“Governo Prodi migliore perché eletto dal popolo”
di Fabio Martini

Il ricordo di Carlo Azeglio Ciampi si è appena concluso, i relatori sono tornati al piano nobile del ministero dell’Economia e chiacchierano tra di loro sul futuro del Paese: sono Giorgio Napolitano, Romano Prodi, Giuliano Amato, Mario Draghi, Ignazio Visco. Un ex Presidente della Repubblica, due ex presidenti del Consiglio, il presidente della Bce, il governatore della Banca d’Italia. Ci sono anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il capo dello Stato Sergio Mattarella che però lascia per primo il palazzo di via Venti Settembre. Sono la “rete di sicurezza” del Paese, uomini che in fasi diverse si sono ritrovati a gestire momenti delicatissimi. Personalità che, in caso di crisi del governo dopo il risultato del referendum, finirebbero per condividere la medesima idea su come uscirne e che non a caso ieri pomeriggio si sono ritrovati ad applaudire tutti con grande convinzione l’intervento di Mario Draghi e alcuni passaggi particolarmente interessanti.
Certo, il presidente della Bce si è fatto interprete della preoccupazione europea per la tenuta dell’Italia, ma al tempo stesso Draghi ha pronunciato un elogio davvero senza precedenti, per autorevolezza, del primo governo Prodi, quello che - con Ciampi al Tesoro - portò l’Italia nell’euro: «Nei due anni di questo governo il totale della crescita del prodotto interno lordo sfiora i 3,5 punti percentuali, l’inflazione si dimezza, il rapporto debito pubblico Pil scende di quasi 6 punti, il rapporto deficit-Pil scende di 4 punti».
Risultati eloquenti, dei quali né Prodi né Ciampi hanno mai menato vanto ma che in una stagione di auto-elogi come l’attuale, Draghi chiosa con parole eloquenti: «Una costellazione di risultati positivi che non si sarebbe più ripetuta». E anche quando parla di Ciampi ministro del governo Prodi, Draghi è chiaro: «Consolida e sviluppa quanto fatto in precedenza con un’azione di governo straordinariamente incisiva, che avrebbe cambiato il Paese per sempre».
E quanto alle ragioni che portarono quel governo a così tanti successi, anche in questo caso Draghi propone argomenti significativi: «La durata del governo, che era anche espressione diretta di una consultazione elettorale».