Il Sole 3.11.16
Auditel. La tv tradizionale perde ascolti
In prima serata a ottobre oltre un milione di spettatori in meno
Pesa l’aumento, ancora non rilevato, di smartphone e tablet
Crescono Tv8, Nove e La7. In miglioramento anche Canale 5 e Rai3
di Andrea Biondi
Nel
giorno medio, fra un anno e l’altro a ottobre sono venuti a mancare
443.097 spettatori. In prima serata (20.30-23) va anche peggio:
-1.071.403.
Ad analizzare i numeri della tv quello che balza agli
occhi è un evidente gap nell’ascolto Tv. Disaffezione verso il piccolo
schermo? Può esserci, ma non è a quella che va imputato il gap secondo
Francesco Siliato, docente al Politecnico di Milano che attraverso il
suo studio Frasi ha elaborato per Il Sole 24 Ore i dati Auditel ripresi
in questo articolo. «In un’aula del Politecnico al secondo anno della
Scuola di Design – spiega Siliato – è stato chiesto agli studenti se
guardassero la televisione e alzarono la mano in un paio. Qualche minuto
dopo fu chiesto chi avesse visto “Trono di spade” e quasi tutta l’aula
alzò la mano. Il caso insegna quindi due cose: la programmazione seguita
da device diversi dal televisore non viene percepita come
“televisione”. Dall’altra parte molti giovani seguono la “televisione”
lontano dal televisore».Insomma, second screen sempre meno secondario.
Per ora, tutta questa visione resta però fuori dalle rilevazioni di una
Auditel in cui nell’ultimo anno sono cambiate varie cose, fra cui il
cambiamento completo del campione; lo storico presidente Giulio Malgara
che ha lasciato e al suo posto è arrivato Andrea Imperiali; al
rinnovamento di tutte le 5.700 famiglie si è unito, come previsto, il
“Superpanel”, con altre 10mila famiglie. Il prossimo passo sarà la
diffusione dei dati del Superpanel, mentre solo nel 2018 si dovrebbe
arrivare alla misurazione di una “total audience” in cui dovrebbero
entrare le audience di Pc, smartphone, tablet.
Nel frattempo, i
dati a disposizione per il mese di ottobre evidenziano l’avanzata dei
nuovi attori (Tv8 di Sky e Nove di Discovery, ma anche Paramount Channel
di Viacom a 0,79% di share in prima serata e 0,78 nel giorno medio), il
buon momento di La7 (rinvigorita dalla ripresa del dibattito politico),
ma anche indicazioni positive, unite tuttavia ad altre meno buone, per
Rai e Mediaset. Misurando l’andamento degli editori, si vede dunque che
nel giorno medio Rai perde 2,11 punti di share; Mediaset ne guadagna
1,28; +0,22 per La7; +0,84% per Sky e +0,16% per Discovery, volendo
considerare solo i principali, Andando invece nel dettaglio dei canali,
Tv8 ha conquistato il secondo posto del podio generaliste nel giorno
medio e il primato in prima serata, con riproposizioni delle corse di
MotoGp, qualche partita di calcio dell’Europa League e trasmissioni di
successo che il proprio editore Sky programma anche sui canali pay.
Discovery, come detto, si gode la crescita di Nove, ma anche il
mantenimento del primato di Real Time nel giorno medio (1,52% di share).
Per quanto riguarda l’emittente di Urbano Cairo, da La7 fanno sapere
che «considerando la fascia 20.30- 22.30 la sola La7 con il 4,38% è
superiore a Retequattro al 4,26% risultando la sesta rete nazionale in
prime time». Nel prime time 20.30-23 Retequattro resta invece davanti.
Sul
versante Rai va rilevata la crescita in prime time di Rai 3, spinta dai
programmi storici come “Che tempo che fa” (che peraltro ha aumentato la
durata), “Chi l’ha visto” o “Ulisse” e nonostante le performance non
soddisfacenti di “Politics”. Per Rai 2 e Rai 1 i cali sono anche nel
giorno medio. Tant’è che anche Canale 5 ha sorpassato nel giorno medio
un’ammiraglia Rai che a ottobre si è comunque goduta il successo della
serie tv “I Medici”. «C’è una componente di sperimentazione per quanto
riguarda Rai 1 – spiega il direttore coordinamento editoriale palinsesti
Rai, Giancarlo Leone – che ha impattato sul dato complessivo. Tutto
questo è stato possibile perché i dati della prima parte dell’anno sono
stati molto positivi. E infatti il dato annuo della Rai sarà in
miglioramento. In primavera poi, con l’arrivo prodotti ancora più forti
rispetto all’autunno, dal “Commissario Montalbano” al Festival di
Sanremo, ci sarà senz’altro una importante ripresa. E anche per quanto
riguarda Rai 3 non è escluso che dato il successo si pensi di replicare
anche in primavera “Rischiatutto”».
In casa Mediaset, risalta il
segno più di Canale 5 in prime time e la stabilità nel giorno medio cui
hanno contribuito nel day time la sempreverde soap “Beautiful” (20.30%
di share) piuttosto che “Il Segreto” (27.21%), ma anche “Uomini e Donne”
(22.62%). L’access prime time con “Striscia la Notizia” è una garanzia
(18.50% ), mentre da “Tu sì que vales” al “Grande Fratello Vip” anche la
prima serata ha dato soddisfazione. «Il prime time del mese di ottobre,
quello delle grandi partenze, totalizza una crescita. Il trend positivo
di Canale 5 è in netta controtendenza rispetto alle altre reti
generaliste. E la cosa vale anche per la nostra seconda serata che con 3
nuove produzioni (Matrix, Matrix Chiambretti e l’Intervista di
Costanzo) è cresciuta rispetto all’ottobre 2015 di un +7%», spiega
Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5.