venerdì 25 novembre 2016

Il Sole 25.11.16
Alimentare. Quanto previsto per le famiglie sarà applicato sia in sede di contrattazione nazionale che integrativa anche alle coppie dello stesso sesso
Barilla, diritti e welfare per le unioni civili

Parma Barilla “recepisce” la Legge Cirinnà sulle unioni civili. Ieri mattina, presso l'Unione parmense degli industriali, il gruppo italiano del food ha sottoscritto con le delegazioni di Fai, Flai e Uila un accordo che esplicita l'applicazione dei diritti previsti per le famiglie, sia in sede di contrattazione nazionale e che integrativa, anche alle unioni tra persone dello stesso sesso.
«Nell'ambito delle politiche e delle azioni adottate dal gruppo – si legge nel verbale – per le tematiche relative a diversity and inclusion, con la volontà di dare piena ed effettiva applicazione, in ambito aziendale, alla Legge n. 76 del 20 maggio 2016, si specifica che le disposizioni previste dal contratto collettivo dell'industria alimentare che fanno riferimento al matrimonio e alla condizione di coniuge (o termini equivalenti), saranno direttamente applicabili all'unione civile tra persone dello stesso sesso. Inoltre – prosegue il testo – si stabilisce che le disposizioni, le regolamentazioni e i trattamenti previsti dai contratti integrativi aziendali e dagli accordi di sito, sottoscritti in Barilla, collegati al matrimonio o riferiti allo status di coniuge (o termini equivalenti), saranno direttamente applicati all'unione civile tra persone dello stesso sesso». L'azienda si impegna, al tempo stesso, a estendere a queste stesse unioni «le previsioni e i trattamenti pattuiti contrattualmente a livello individuale, che afferiscono allo status di coniuge (o termini equivalenti) e che sono collegati a policy determinate a livello di gruppo». Mauro Macchiesi, segretario nazionale di Flai, a nome del sindacato dell'industria alimentare espressione di Cgil sottolinea come «il recepimento della nuova legge nelle norme contrattuali e negli accordi integrativi» sia «un fatto importante» che «costituisce un ulteriore passo in avanti nel sistema delle relazioni sindacali del settore. Ci auguriamo che in un prossimo futuro si possa procedere a sottoscrivere accordi simili anche in altre realtà aziendali». Il mondo cambia e Barilla, gigante del food che nei propri 29 stabilimenti in giro per il mondo conta qualcosa come 8mila addetti per un fatturato da 3 miliardi, si conferma una best practice sul versante delle politiche di welfare per la famiglia. Oggi più che mai, senza operare distinzioni di sorta tra la famiglia tradizionale e le nuove unioni civili riconosciute dal legislatore.