il manifesto 8.11.16
La radiazione del Manifesto e i linciaggi di Renzi
di Valentino Parlato
Le
urla di domenica alla Leopolda ci dicono che siamo ad un passaggio
d’epoca, a una crisi seria e grave della democrazia, al passaggio dal
governo dei partiti a quello delle bande. Sul Corsera di ieri Pierluigi
Battista ricorda la radiazione dal Pci del gruppo del Manifesto, che io
continuo a condannare ma che fu cosa del tutto diversa dal linciaggio
della Leopolda di questi giorni.
Vale ricordare che alla nostra
radiazione si arrivò dopo un dibattito che investì tutta
l’organizzazione del Pci di allora e ancora che fu una radiazione per
dissenso politico e non espulsione per «indegnità politica e morale».
Le
urla e la cacciata senza il rispetto di un minimo di procedure sta a
significare che non c’è più dibattito politico ma un gruppo di potere
che fa capo a Matteo Renzi, segretario del Partito e Presidente del
consiglio e che vuole il partito della nazione senza più opposizione (di
tutti e non più di una parte della società) e se è di tutti, ovviamente
di chi tra tutti è il più forte.
Dobbiamo sforzarci di capire in
che situazione siamo, di capire come la democrazia sia in crisi in
Italia e anche negli altri paesi d’Europa, di capire che i partiti con
la loro organizzazione, più o meno democratica, sono in grave crisi
dappertutto. La crisi dei partiti storici è assoluta e con loro è in
crisi la democrazia.
Comanda chi è più forte ed è più forte non
chi ha maggiore consenso, ma chi può anche fare a meno del consenso
perchè è al servizio dei poteri forti.
Dobbiamo cercare di capire
perché i partiti si sono dissolti, perché la loro organizzazione interna
non è affatto trasparente, perché siamo caduti così in basso.
C’è,
e non solo in Italia, una crisi gravissima dei partiti che sono stati
l’espressione degli strati sociali del nostro mondo. Su tutto questo
dobbiamo riflettere e cercare di capire cosa sta cambiando sotto i
nostri occhi e anche cosa sta cambiando i nostri occhi che oggi sono
piuttosto appannati.