il manifesto 19.11.16
Turchia, primo sì alla depenalizzazione dell’abuso sulle bambine
Il partner dell'Unione europea. Passa per un voto in seduta notturna l'articolo della riforma penale voluta dall'Akp di Erdogan
di R. G.
Il
primo passaggio della contestata riforma del codice penale turco che
depenalizza lo stupro sulle minori di 16 anni se dopo c’è un matrimonio
riparatore è stato di notte.
L’articolo 49 della nuova legge
proposta dal partito Akp (in turco è la sigla di Partito per la
Giustizia e lo Sviluppo) del presidente Erdogan è passato per un voto al
termine della seduta notturna tra giovedì e venerdì.
Il testo integrale della legge andrà in discussione martedì prossimo, 22 novembre.
Contraria
l’opposizione: i socialdemocratici del Chp e i nazionalisti del Mhp ( i
curdi dell’Hdp non vanno ai lavori d’aula per protesta contro l’arresto
dei loro deputati).
L’articolo 49 prevede che l’abuso sessuale su
minore, nel caso avvenga “senza forza o la minaccia” e venga poi
“sanato” con un matrimonio precoce, non venga sanzionato da una sentenza
di condanna. Già i casi di questo tipo in attesa di essere giudicati e
commessi prima del 16 novembre godrebbero di una sospensione.
Attualmente
il matrimonio al di sotto dell’età di 17 anni è vietato dalla legge
turca e i procedimenti si aprono d’ufficio, anche senza denuncia della
vittima o del suo tutore ma ad esempio dopo un referto di pronto
soccorso, per i reati sessuali contro i minori di 15 anni. Il ministro
della Giustizia turco Bekir Bozdag ha detto che “a causa” dell’attuale
normativa che sanziona i matrimoni precoci al momento “sono circa 3 mila
gli uomini detenuti negli istituti di pena”.
Durante il
dibattimento parlamentare la vice presidente del partito
socialdemocratico, Muğla Ömer Süha Aldan, ha fatto un esempio: “Se un
50enne o 60enne si unisce con una 11enne dopo averla violentata, e poi
la sposa anche solo un anno più tardi, lei soffrirà le conseguenze di
questo matrimonio per tutta la vita, vivrà come in una prigione”.
Secondo Aldan la riforma voluta dal partito di governo non fa che
“incoraggiare i matrimoni forzati e legalizzare gli stupratori”. E
l’approvazione dell’articolo 49, a suo dire, “danneggia la reputazione
del parlamento turco”.