lunedì 7 novembre 2016

Corriere 7.11.16
Raccontare l’Islam usando le date
di Sandro Modeo

Nel percorrere il mondo musulmano dalla nascita del Profeta all’emersione dell’Isis ( L’Islam in 100 date , Della Porta, pp. 118, e 9), Marco Lenci va molto oltre un semplice Bignami cronologico. Nonostante sacrifichi infatti, per sua ammissione, «eventi, concetti, scuole teologiche», riesce a fare di ogni puntello una porta aperta su un intero paesaggio: vedi l’abolizione del califfato ottomano da parte di Atatürk (1924) e l’ excursus sulla stessa istituzione califfale. Non solo: pur coprendo ogni periodo, Lenci condensa più date in quelli decisivi (gli scismi iniziali); e, pur privilegiando la centralità geopolitica di certe aree (Europa, Nordafrica, Medio Oriente), non ne trascura altre, di crescente importanza anche per il boom demografico in corso (dall’Asia all’Africa subsahariana di Boko Haram). Ne emerge soprattutto, tra i caratteri della parabola islamica, il contrappunto tra la specificità storico-geografica e l’invarianza atemporale di una parte della visione teologico-ideologica: quella «purezza delle origini» transitata, anche se con torsioni strumentali, da Ibn Taymiyyah, contemporaneo di Dante, al wahhabismo saudita e al jihadismo attuale.