lunedì 28 novembre 2016

Corriere 28.11.16
Apre a Berlino la mostra sui militari italiani internati nei campi di lavoro nazisti
di Danilo Taino

BERLINO Dalla differenza di opinioni nascono le cose migliori. Oggi, a Berlino, i ministri degli Esteri Frank-Walter Steinmeier e Paolo Gentiloni inaugureranno una mostra sui militari italiani internati nei campi di lavoro nazisti tra il 1943 e il ‘45. È il risultato di una disputa tra Berlino e Roma. Nel 2008 la nostra Corte di Cassazione aveva confermato una precedente sentenza nella quale si stabiliva che Berlino avrebbe dovuto compen-sare con 3 mila euro a testa gli eredi dei 203 civili uccisi dai nazisti nel 1944 nell’eccidio di Civitella. La Germania si era opposta, sostenendo che violava l’immunità degli Stati sovrani ed era ricorsa alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja (che nel 2012 le diede ragione ma fu sfidata dalla Corte Costituzionale italiana nel 2014). Al vertice bilate-rale di Trieste del novembre 2008, Angela Merkel e Silvio Berlusconi, che sulla questione non volevano scontri, concordarono di creare una Commissione congiunta di storici che avrebbe dovuto contribuire alla formazione di «una cultura della memoria» condivisa sugli anni e sugli eventi del nazifascismo. La mostra che verrà aperta oggi è uno dei risultati del lavoro di quella Commissione. La questione dell’immunità degli Stati sarà anche oggetto di un importante simposio del Max Planck Institute che si terrà il prossimo maggio al centro italo-tedesco di Villa Vigoni, sul Lago di Como.