giovedì 24 novembre 2016

Corriere 24.11.16
E Angela Merkel fa da contraltare al neoisolazionismo Usa
di Danilo Taino

«Passo dopo passo», Angela Merkel, cercherà di difendere i valori liberali dell’Occidente: la cancelliera lo ha assicurato ieri in un discorso al Parlamento tedesco. Era il suo primo intervento pubblico dopo l’annuncio, domenica, dell’intenzione di ricandidarsi alle elezioni dell’autunno 2017. Nervi saldi, di fronte al disordine mondiale: meglio non agitarsi, meglio un impegno a proseguire con ancora maggiore determinazione sulla strada seguita finora; in fondo — ha detto, già in campagna elettorale — i tedeschi «non sono mai stati meglio di oggi». Frau Merkel, nel discorso al Bundestag, non ha citato direttamente Donald Trump: dovrà lavorarci assieme. Ha però delineato una visione politica che è l’opposto di quella proposta dal presidente-eletto americano: un mondo aperto, tanto ai profughi quanto ai commerci, che se non fosse plasmato dai valori americani ed europei sarebbe peggiore di quello di oggi e anche più pericoloso. Il punto di critica più diretto all’Amministrazione entrante a Washington ha riguardato una scelta politica del nuovo presidente, non affermazioni di propaganda: il Tpp, la partnership commerciale del Pacifico che Trump ha detto ripudierà il primo giorno della sua presidenza. «Ve lo dirò onestamente — ha affermato la cancelliera —. Non sono contenta che l’accordo Transpacifico probabilmente ora non diventi una realtà. Non so chi ne beneficerà». Riferimento alla Cina, che del passo indietro americano nell’area cercherà di approfittare per estendere la sua influenza, economica e geopolitica.
Merkel sa che la cancelliera tedesca e la Germania, da sole non possono garantire i valori liberali nel mondo: un’aspettativa che domenica scorsa aveva definito «grottesca». Il suo obiettivo è assicurare che il populismo in crescita in Europa sia frenato, perché se conquistasse posizioni porrebbe una minaccia all’esistenza della Ue. Ma a suo parere questo non può avvenire solo Paese per Paese, non attraverso grandi disegni visionari che sono regolarmente respinti dagli elettorati. Il suo primo compito, dunque, è evitare che il partito anti immigrati e populista Alternative für Deutschland abbia un successo alle elezioni tedesche. Ieri, ha quindi difeso la scelta di aprire le porte ai profughi, ha avvertito dei pericoli dei discorsi di odio che corrono sui social network e ha affermato la priorità di mantenere una società aperta: «L’apertura ci porterà più sicurezza, non isolamento». A proposito di sicurezza, ha annunciato che il suo governo aumenterà la spesa per la Difesa, per avvicinarsi all’obiettivo della Nato del 2% del Pil investito in essa. Ha poi criticato pesantemente il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per la repressione che conduce, ma ha aggiunto che il rapporto con la Turchia va mantenuto.
Le reazioni parlamentari al suo intervento sono state dure, da parte del partito di sinistra estrema Linke e dai Verdi: dicono che propone un menù invariato. Questa, però, è la lista che la cancelliera pensa vogliano i tedeschi del suo blocco conservatore e che serva all’Europa.