giovedì 24 novembre 2016

Corriere 24.11.16
Alla fine Capalbio resta senza profughi
Salta il bando per quest’anno, nel 2017 arriveranno 13 migranti e non 50
Il legale del Comune: abbiamo vinto
di Marco Gasperetti

CAPALBIO (Grosseto) «Alla fine abbiamo vinto noi. Dimostrando l’insostenibilità giuridica e sociale dell’arrivo di cinquanta profughi a Capalbio», commenta sorridendo il legale del Comune più mondanamente di sinistra della Toscana. Proprio lui, l’avvocato Alessandro Antichi, che ironia della sorte era stato ex sindaco di Grosseto e consigliere regionale di Forza Italia. Ma si sa, nella «Piccola Atene» le incongruenze sono diventate leggendarie.
Stavolta però, dopo le polemiche arroventate dell’estate, a decidere il «blocco dei richiedenti asilo» non sono stati direttamente vip e Comune, bensì una scelta legittima del nuovo prefetto Cinzia Teresa Torraco che, come consente la legge, ha annullato il vecchio bando di accoglienza annunciando una nuova gara che il prossimo anno dovrebbe far arrivare nel paese grossetano (salvo colpi di scena) non più 50 profughi, ma poco più di una decina, 13 forse.
I motivi? Problemi organizzativi, burocratici e vari intralci legali in alcuni comuni della provincia. Capalbio in testa. «Siamo stati noi come municipio insieme ad alcuni privati a presentare un ricorso al Tar che ha ritardato i tempi e per fortuna ha fatto capire alla prefettura che 50 migranti erano troppi per Capalbio», spiega l’avvocato Antichi. Già, perché come aveva stigmatizzato il sindaco Luigi Bellumori (Pd), proprio non si riusciva a capire perché a Forte dei Marmi, che ha un numero quasi doppio di residenti, di richiedenti asilo ne erano arrivati undici appena.
Giusto. Il problema però è che nella «perla della Versilia» qualcuno magari è sbarcato, mentre a Capalbio nessuno si è visto. Sono invece arrivate le polemiche, che pare abbiano indispettito non poco il sindaco. «Ci fate passare sempre da idioti — ha detto ieri Bellumori inviando al «Corriere del Sera» un sms — ad ognuno la sua competenza. La gestione migranti è noto è in capo alla prefettura. Fateci passare loro da idioti, se vi riesce».
La notizia dell’annullamento del bando è stata accolta con soddisfazione in paese. Anche tra coloro che già, con «buona volontà e spirito di servizio», avevano iniziato a pensare a piani di accoglienza in loco. Come Corinna Podestà, moglie dell’urbanista Valentino, che insieme al marito ha elaborato un progetto accogli-migranti. «Che ne arrivino 13 invece di 50 è un bene — spiega Podestà —. Non per le stupide paure di persone insensibili e ignoranti, ma perché per Capalbio sarebbero stati troppi. Abbiamo già idee per accoglierli al meglio».
Come, si legge nel progetto, la nascita del Parco dei Popoli, uno spazio verde artistico-naturalistico nel quale i migranti dovrebbero «realizzare percorsi didattici sulla flora e la fauna capalbiese, metter su installazioni artistiche lungo i percorsi e gli spazi di naturale conformazione e aventi come tema la solidarietà tra i popoli». E ancora collaborare alla nascita di una sentieristica pedonale e ciclabile». E infine organizzare una bella Festa dell’Accoglienza, con «rassegne musicali e cinematografiche, dibattiti e stand gastronomiche con le leccornie dei paesi dei richiedenti asilo».