Corriere 21.11.16
Il successo di Bookcity, segnale per il futuro
di Pierluigi Panza
Più
di 160 mila persone, il 10% in più rispetto all’anno scorso, hanno
seguito gli eventi di Bookcity negli oltre 250 spazi e dell’area
milanese. Bookcity, manifestazione per la promozione della lettura che
coinvolge l’intera filiera editoriale, ha messo in catalogo in quattro
giorni oltre mille incontri, più di 1.700 ospiti coinvolgendo 200 case
editrici. Gli organizzatori hanno fornito dati entusiasmanti riguardo
alle condivisioni sui social, sottolineando che tutti i giorni l’hashtag
#BCM16 è entrato nei trending topics. Inoltre, i media tradizionali
hanno seguito la manifestazione con 2.200 articoli e oltre 200 servizi
radio-televisivi. La sequenza delle presentazioni, resa possibile grazie
all’impegno di 350 volontari, assume talvolta il ritmo della catena di
montaggio per il rapido susseguirsi degli incontri, scelta che favorisce
la permanenza di chi è presente.
La kermesse ha offerto occasioni
di confronto sia su temi artistico-letterari che sul presente: da Elif
Shafak che ha parlato della situazione dei diritti in Turchia, alle
sollecitazioni del cardinale Scola sul meticciato a Nujeen Mustafa che
ha parlato di diritto all’istruzione, guerra e condizione dei rifugiati.
I
dati testimoniano che la rassegna è entrata a far parte del patrimonio
della comunità milanese sulla scia di altri fenomeni, come la design
week . Naturalmente, il fenomeno postmoderno dell’evento non è
direttamente proporzionale alla diffusione della lettura in Italia, in
cui dati restano allarmanti (solo circa il 45% dichiara di leggere
almeno un libro all’anno), ma trova un senso nella stessa opportunità
che offre all’interno del desiderio di condivisione.
Quest’anno
Bookcity ha svolto inoltre il ruolo di trampolino di lancio verso il
primo Salone del Libro di Milano, nato per volontà maggioritaria
dell’Associazione italiana editori che ha deciso di prendere distacco
dallo storico Salone di Torino. Il primo si svolgerà in Fiera dal 19 al
23 aprile; sotto la Mole l’appuntamento è fissato dal 18 al 22 maggio.
Per un settore che non naviga nell’oro, due appuntamenti ravvicinati
rischiano di essere poco sostenibili e di portare alla nascita di «due
saloncini». Ma Milano capitale dell’editoria reclama un ruolo guida
anche se ciò dovesse costare un difficile passaggio.