Corriere 1.11.16
Appendino studia altri tagli alle retribuzioni Il Pd: demagogia
di Marco Bardesono
TORINO
La sindaca Chiara Appendino ha deciso di adeguare i compensi alle
tabelle proposte in Parlamento dalla cinquestelle Roberta Lombardi (e
recentemente rimandate in commissione) e che prevedono la riduzione del
50% della parte fissa dello stipendio di deputati e senatori. Da 11 mila
euro al mese a circa 5 mila. Parametri che al Comune di Torino,
riguarderebbero soltanto la prima cittadina e il presidente del
consiglio Fabio Versaci, perché i compensi di tutti gli altri, assessori
e consiglieri, sono inferiori al tetto indicato nel progetto dei
Cinquestelle. Per ora, però, si tratta soltanto di un’indicazione di
massima che Versaci non ha commentato. «Non è stato ancora deciso nulla —
ha spiegato nei giorni scorsi il capogruppo del M5S in consiglio
comunale, Alberto Unia — ma da parte del presidente Versaci c’è
l’intenzione di muoversi in questa direzione. Lo faremo quando avremo
individuato lo strumento migliore per ridurre l’indennità, in modo da
farla rientrare tra i risparmi dell’amministrazione comunale, magari
attraverso un fondo specifico». Sulla vicenda è intervenuto anche il
capogruppo del Pd, Stefano Lo Russo: «Non ho mai appoggiato battaglie
demagogiche sui costi della politica. Non mi interessa quanto costa un
politico, ma quanto rende al cittadino. Credo che sia sempre meglio non
dipendere dalla politica per arrivare alla fine del mese, soprattutto
perché se si è liberi, si è meno “vulnerabili” e si ha la possibilità di
difendere le proprie idee».