Repubblica 9.10.16
E in Ungheria chiude un quotidiano voce critica contro il governo di Orbán
di A. T.
Una
settimana dopo lo schiaffo del quorum mancato al referendum sui
migranti, un giorno dopo il decimo anniversario dell’assassinio a Mosca
di Anna Politkovskaja, sparisce in Ungheria la massima storica voce
indipendente dei media. Il quotidiano
Népszabadsàg
è stato
chiuso dai proprietari. L’opposizione denuncia: attacco senza precedenti
nella storia della Ue contro la libertà di stampa, valore costitutivo
europeo.
Ieri mattina, i giornalisti recandosi al lavoro, hanno trovato l’ingresso sbarrato.
Licenziamenti online, cellulari e internet aziendali dei giornalisti spenti. Nei giorni scorsi, il
aveva
dato notizie imparziali sulla scarsa partecipazione al voto, e su
presunti scandali dei piani alti del potere. Da Antall Rogan uomo di
fiducia del premier Orban recatosi a nozze di amici in elicottero, pare a
spese dei contribuenti, all’amante del governatore della Banca
centrale. Sapore di vendetta.
apparteneva al gruppo austriaco
Mediaworks, ma secondo le accuse dell’opposizione l’oligarca ungherese
Loerincs Mészaros, amico del premier, aveva acquistato le quote.
Proponendosi di chiudere il
«perché perde troppo». Ieri sera 3.000
persone hanno protestato davanti al Parlamento. L’esecutivo prepara una
contestata riforma costituzionale.