Repubblica 25.10.16
Grillo sfida il Pd: tagliamo gli stipendi
“Dite sì alla nostra proposta e vi abbraccerò”. Di Maio a Renzi: “Spieghi il suo lusso”. Oggi voto alla Camera
ROMA.
Aula semideserta, solo una cinquantina di deputati grillini (su 91) a
coprire il loro spicchio d’aula e a difendere il testo M5S sul taglio
alle indennità. Ventuno democratici a ribattere colpo su colpo. Deserti
gli scranni di Fi (il solo Brunetta presente), Lega, Area popolare,
Fratelli d’Italia. La prima giornata di battaglia sugli stipendi dei
parlamentari si consuma così, in sordina. Tutto rinviato al primo
pomeriggio di oggi, quando si voterà scontato il rinvio del testo in
commissione - e l’aula sarà gremita. Piazza Montecitorio chissà, dopo
che il leader dei 5Stelle Beppe Grillo ha chiamato a raccolta i
militanti.
«Sarà un mezzogiorno di fuoco, una giornata storica»
enfatizza la prima firmataria Roberta Lombardi. Il fondatore sarà in
tribuna, “scortato” da un centinaio di simpatizzanti, e farà la spola
con la piazza assieme a Di Battista e ad altri parlamentari. «Siate
generosi, dimezzatevi lo stipendio e vi abbraccerò», il tweet che ha
postato ieri rivolto ai dem. Giornata trascorsa a Roma dal capo 5Stelle,
e non solo per preparare la disfida di oggi. Prima un pranzo con Luigi
Di Maio. Nel pomeriggio ben due ore col fronte opposto di Roberta
Lombardi e Paola Taverna.
C’è uno strappo interno ancora tutto da
ricucire tra le due anime del Movimento. La battaglia di oggi contro il
Pd servirà anche a coprire le lacerazioni interne. Mentre Di Maio,
attaccato dal premier Renzi per il «37 per cento di presenze in aula»,
replica duro su Facebook: «Lo sfido a rendere trasparente tutto quello
che si fa rimborsare, la sua vita di lusso, lo dica ai cittadini quanto
ci costa».
Interpellato, sulla proposta grillina si pronuncia
anche il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco: «Sarebbe di
sicuro un segno positivo, anche se non conosco bene i termini della
questione, ma come principio generale sicuramente sarebbe un buon
segnale».
In un Transatlantico semideserto ieri si aggirava
soddisfatto tra gli altri Rocco Palese, del Cor di Fitto, sotto la
giacca una maglietta bianca con scritta cubitale: “Presenze 99,19%”.
Renzi propone di adeguare le indennità alle presenze? «Magari. Io ho
anche proposto il controllo della Corte dei conti e della Finanza sui
rimborsi spese». Ma le proposte alternative a quella dei 5Stelle si
sprecano. Il Pd pensa di agganciare la retribuzione ai sindaci delle
grandi città o agli eurodeputati. La Lega vuole licenziare i deputati
assenti per sei giorni. Giorgia Meloni (FdI) propone che l’indennità dei
deputati oscilli in proporzione inversa al tasso di disoccupazione.