lunedì 17 ottobre 2016

Repubblica 17.10.16
Perché No
intervista a Gaetano Azzariti
“Sarà un caos era meglio abolire il Senato”
La riforma non si preoccupa affatto del vero problema, che è la cattiva fattura delle leggi. Un’occasione sprecata
Gaetano Azzariti è professore di Diritto costituzionale all’università La Sapienza di Roma

ROMA. L’articolo 70 è uno dei più contestati della riforma. Ma archiviando il bicameralismo paritario non era inevitabile, professor Gaetano Azzariti, articolare e differenziare il procedimento legislativo?
«Il difetto maggiore non è nella “articolazione” (in verità molto confusa) delle competenze legislative tra Camera e Senato, ma nel non essere riusciti a dare un ruolo costituzionale alla seconda Camera. A questa sono assegnate funzioni legislative che coinvolgono le materie più diverse, spesso estranee agli interessi degli enti territoriali. Inoltre, anziché adottare un criterio semplice per distinguere le competenze legislative – come peraltro era nel disegno di legge originario del governo - si sono voluti, incomprensibilmente, moltiplicare i modi di formazione delle leggi. Ciò farà aumentare la confusione e la litigiosità anche costituzionale: non ne abbiamo proprio bisogno. Peraltro la riforma non si preoccupa minimamente del reale problema che investe la legislazione italiana, che non è dato tanto dal bicameralismo paritario, quanto dalla cattiva fattura delle leggi e dalla difficile attuazione delle stesse. Un’occasione perduta».
I termini dati al Senato per intervenire sui provvedimenti, compresi quelli di bilancio, le sembrano congrui?
«Ma chi può pensare che qualche sindaco e alcuni consiglieri regionali, oltre ai 5 senatori di nomina presidenziale, possano realmente svolgere tutte le funzioni che il testo della riforma assegna al Senato? Non solo legislativi, ma anche assai complessi compiti di verifica e controllo. È evidente che si pensa ad un organo da porre ai margini e sostanzialmente impotente. Ma allora era meglio abolirlo del tutto e adottare la più limpida e radicale delle soluzioni, quella monocamerale».
Ma l’obiettivo di semplificare il sistema sarà centrato?
«Tanto poco sarà semplificato il sistema che lo stesso articolo 70 prevede una misura per risolvere le “questioni di competenza”. Si confessa così che non sarà per nulla facile stabilire a chi spetti fare che cosa».