La Stampa TuttoScienze 5.10.16
Il Nobel ai signori della materia esotica
Premiati
per la Fisica i tre britannici Thouless, Haldane e Kosterlitz, pionieri
nelle ricerche su superconduttori, superfluidi e stati magnetici:
“Grazie a loro l’elettronica del XXI secolo”
di Gabriele Beccaria
Thors
Hans Hansson tira fuori dal sacchetto della colazione un bombolone, una
ciambella e un pretzel e svela compiaciuto che nelle forme di quei
dolcetti si intuiscono i poteri della topologia: è la branca della
matematica in grado di indagare le proprietà delle forme che non
cambiano quando vengono soggette a deformazioni ed è proprio quella che
ha reso possibili le ricerche di tre inglesi arruolati negli Usa e che
da ieri sono i nuovi Nobel della Fisica: David J. Thouless della
University of Washington, Duncan Haldane della Princeton University e
Michael Kosterlitz della Brown University.
Questi magnifici tre -
dice Hansson, uno dei rappresentanti del comitato del premio - si sono
immersi nella materia e l’hanno esplorata negli stati più esotici,
lontanissimi dall’esperienza quotidiana: hanno osservato, con ruolo da
pionieri, cosa accade quando si passa da un oggetto magnetizzato a un
altro che non lo è oppure da un metallo «standard» a uno superconduttore
o, ancora, da un fluido normale a un superfluido privo di viscosità.
Tante metamorfosi in cui il gioco dell’ordine e del disordine spalanca
possibilità straordinarie. Per esempio quelle dei computer quantistici.
Iperveloci, iperpotenti.