venerdì 7 ottobre 2016

La Stampa 7.10.16
La fuga dei ragazzi In un anno espatriati oltre 107 mila italiani
Nel 2015 più 6,2%. Sempre più giovani e qualificati
Mattarella: “Impoverimento più che libera scelta”
di Giacomo Galeazzi

Sos millennials: fuga di cervelli soprattutto dal Nord. Il rapporto «Migrantes», presentato ieri a Roma, fotografa un’Italia con la valigia in mano. È un’emigrazione sempre più giovane e qualificata. In 10 anni si registra un +55% di italiani residenti all’estero: in totale sono 4,8 milioni. 107 mila se ne sono andati nel 2015 (+6,2% in un anno): per il 50% giovani, per il 20% anziani. «Sono in forte aumento le partenze da Veneto e Lombardi: diminuiscono le percentuali del Mezzogiorno - spiega monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della fondazione Cei che si occupa di migrazioni. A differenza dei 5 milioni di italiani che sono emigrati in Germania nel dopoguerra (e che per il 90% sono poi rientrati in patria), chi parte oggi non tornerà in assenza di nuove opportunità». L’Italia non è più attrattiva. «Esiste un mondo giovanile in movimento che il paese non riesce più a intercettare - aggiunge Perego -. In Italia il 40% dei giovani è disoccupato e le nostre università sono al penultimo posto in Europa per numero di stranieri iscritti». Questi flussi, commenta il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «sono segno di impoverimento piuttosto che una libera scelta». Interviene anche Matteo Renzi: «I ragazzi che vogliono andarsene hanno tutto il diritto di farlo, noi dobbiamo creare un clima che permetta loro di tornare».
Il 69,2% (75 mila italiani) si è trasferito in Europa. La Lombardia, con 20.088 partenze, è la prima regione in valore assoluto, seguita da Veneto (10.374), Sicilia (9.823), Lazio (8.436), Piemonte (8.199) ed Emilia Romagna (7.644). La Germania (16.568) è la meta preferita, seguita da Regno Unito (16.503), Svizzera (11.441) e Francia (10.728). In calo il numero di italiani che passano gli anni della pensione all’estero. Se nel 2011 erano 433 mila, sono 382 mila nel 2015 (-11,8%).