domenica 23 ottobre 2016

La Stampa 23.10.16
D’Alema: “I giovani sono per il No non vogliono Verdini al governo”
Migliore: ha il potere di far fallire le feste. Orfini: gli anziani non capiscono? Offensivo Renzi: con Berlusconi poteva cambiare le cose e non l’ha fatto. La Boschi: arrogante
di Francesco Moscatelli

«Renzi parla a nome di una gioventù che non lo segue. I giovani votano “No”, votano “Sì” solo le persone anziane forse anche perché hanno maggiore difficoltà a comprendere questa riforma sbagliata». Pausa, poi l’immancabile sorrisino: «Non tutte però». Massimo D’Alema è appena entrato all’hotel Regina Palace di Stresa per partecipare al dibattito della due giorni di Iniziativa Subalpina, fondazione dell’ex vice-presidente del Csm Michele Vietti. L’ex premier si toglie il soprabito con l’aria del pugile che scalpita prima di salire sul ring.
Davanti alle telecamere l’attacco a Renzi è su tutti i fronti: la finanziaria «ridotta a mance elettorali», la vittoria del “Sì” come premessa per sdoganare l’ingresso di Verdini nel governo e per varare il «partito della Nazione», l’inutilità della commissione Pd sulla legge elettorale. Dai banchetti per il «Sì» di Milano gli risponde il presidente dei democratici Matteo Orfini: «Gli anziani votano “Sì” perché non sono in grado di capire il testo della riforma? Detto da una persona di 67 anni, mi sembra un autogol e un’offesa».
Il secondo round va in scena sul palco di Stresa dove siedono esponenti di primo piano dei due schieramenti. Il titolo dell’incontro è «Europa: sì, ma quanta e quale?», ma ovviamente a tenere banco è il referendum del 4 dicembre: gli ultimi sondaggi che danno il “No” in vantaggio, Silvio Berlusconi che irrompe nella campagna con un video-messaggio in cui evoca «la deriva autoritaria di un uomo solo padrone dell’Italia e degli italiani».
Il duello più acceso è quello fra Massimo D’Alema e il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore in veste di ambasciatore renziano. «D’Alema è sempre uguale a se stesso, rimprovera la mia generazione perché noi le riforme le stiamo facendo – dice Migliore -. Se vince il “No” si avrà il ritorno degli eterni». Parlando della minoranza Pd cita il Jep Gambardella della Grande Bellezza e il «potere di far fallire le feste». D’Alema replica: «Noi abbiamo fatto la nostra parte e non ci battiamo per tornare. Gramsci scriveva che chi vuole costruire il suo potere sul disprezzo delle generazioni precedenti rivela la sua mediocrità».
In serata Renzi risponde agli attacchi dalla Sicilia: «D’Alema, Berlusconi, Monti, Fini, Dini, Pomicino. Hanno già avuto la loro chance di cambiare le cose: hanno bloccato il passato, non consentiremo loro di bloccare anche il futuro». Scende in campo anche il ministro Boschi che definisce D’Alema con un solo termine: «Arrogante». A Gianni Cuperlo, esponente della minoranza e membro della commissione per riformare l’Italicum, tocca l’ingrato ruolo del pontiere: «Io dico “proviamoci”. Eleggere direttamente i senatori e cambiare una legge elettorale iper maggioritaria per la Camera: questo abbiamo chiesto per mesi. Da parte di tutti servono gli estintori perché alimentare l’incendio non aiuta».