sabato 1 ottobre 2016

La Stampa 1.10.16
La nave è partita
Ma adesso si rischia una falla sull’ambiente
di Marcello Sorgi

La partita tra Virginia Raggi e il Movimento 5 stelle finisce uno pari: arriva dal Nord come assessore alle partecipate, incaricato di riordinare la giungla delle aziende del Comune, un imprenditore vicino a Davide Casaleggio, il veneto Massimo Colomban, conosciuto come membro della Confapri, associazione di imprese al cui interno c’è un think-tank che dovrebbe produrre idee nuove per l’economia compatibili con le utopie stellate. E fa un salto di carriera, andando a ricoprire la delicata casella del bilancio, lasciata libera un mese fa da Marcello Minenna, Andrea Mazzillo, commercialista che era stato accanto alla Raggi nella campagna elettorale con l’incarico di tenere i conti sotto controllo, e poi, dopo l’elezione, promosso già una prima volta a capo staff. Mazzillo, ex-Pd ai tempi di Veltroni, successivamente vicino a Marchini, sembra fatto apposta per sollevare mugugni all’interno del Movimento, che aveva già protestato per il suo trattamento economico in Campidoglio. In passato Paolo Ferrara, capogruppo M5s, ne aveva bloccato l’ispirazione alla candidatura nelle liste 5 stelle per i suoi trascorsi politici in altri partiti. Ma adesso, si sa, su Roma c’è la consegna del silenzio di Grillo in persona, e tutti tacciono, in attesa di vedere come andrà, e in ossequio al principio che la sindaca risponderà in prima persona delle sue scelte.
Il riempimento delle caselle vuote nella giunta dovrebbe anche riuscire a trattenere, non si sa fino a quando, al suo posto, il ragioniere generale del Comune Stefano Fermante, che due giorni fa aveva messo il suo incarico nelle mani della Raggi e denunciato una situazione ingestibile. Quella a cui appunto dalla prossima settimana dovranno metter mano i due nuovi assessori, per evitare il rischio del default delle finanze capitoline con conseguente commissariamento dell’amministrazione, e per affrontare il problema dei principali servizi, - meglio sarebbe dire del disservizio - che in materia di trasporti, traffico e rifiuti, rischia di ripercuotersi sul rapporto tra la nuova giunta e i cittadini romani. Al momento, Virginia Raggi può tirare un sospiro di sollievo: la crisi che si era aperta all’inizio del cammino dell’amministrazione sembra risolta. Ma alle porte della sindaca preme il problema dell’assessora Paola Muraro, il cui quadro giudiziario sembra aggravarsi giorno dopo giorno. Insomma, la nave va: ma dopo aver trovato le soluzioni per bilancio e partecipate, la sindaca potrebbe trovarsi presto a dover turare la falla che starebbe per aprirsi all’ambiente.