Il Sole 22.10.16
La risoluzione contestata
La
Risoluzione 25 - presentata all’Unesco da Egitto, Algeria,Marocco,
Libano, Oman, Qatar e Sudan e approvata con 24 voti a favore, 6 contro e
26 astenuti - è stata accusata da Israele e dalle comunità ebraiche
principalmente di non tenere in conto i legami millenari tra ebrei e
Gerusalemme usando terminologia araba come indicazione per luoghi sacri
anche agli ebrei. La risoluzione si sofferma soprattutto su due aspetti:
il fatto che gruppi della destra ebraica sempre più spesso si rechino
sulla Spianata delle Moschee (e non solo al Muro del Pianto),
rivendicando il diritto a pregare; gli scavi fatti e le infrastrutture
costruite unilateralmente dalle autorità israeliane nel complesso che
riguarda anche la Spianata delle Moschee.