Il Sole 18.10.16
Nelle Americhe in 500mila studiano italiano
Stati generali della lingua italiana nel mondo. Uno strumento di diffusione della cultura nel mondo
di Silvia Pieraccini
La
lingua italiana può essere, ancor più di quant’è oggi, formidabile
strumento per la diffusione di cultura, stile di vita e imprenditoria
tricolore. Per questo il ministero degli Affari esteri ha deciso di
affinare la strategia di promozione dell’italiano con la rete
diplomatico-consolare e degli istituti italiani di cultura: un primo
risultato è il portale, consultabile da ieri sul web
(www.linguaitaliana.esteri.it) per acquisire informazioni sullo studio
dell’italiano nel mondo: scuole, corsi, livelli, certificazioni, eventi.
Per ora il sito è in italiano, ma è previsto anche l’inglese.
Il
portale – realizzato dalla Farnesina su piattaforma del Poligrafico e
presentato a Palazzo Vecchio a Firenze dove sono in corso (fino a oggi,
chiuderà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella) gli Stati
generali della lingua italiana nel mondo 2016 – è uno dei progetti
lanciati due anni fa, in occasione della prima edizione degli Stati
generali. La sua realizzazione è servita a raccogliere, per la prima
volta, i dati sullo studio della lingua italiana all’estero.
Oggi
sono 2,2 milioni coloro che frequentano corsi di italiano all’estero, di
cui quasi 1 milione nell’Unione europea e più di 500mila nelle
Americhe. Solo negli Usa ci sono 400 cattedre di italianistica.
Le
rilevazioni, secondo il ministro degli Esteri, indicano un consistente
aumento degli studenti, passati da 1,5 milioni nell’anno scolastico
2012/2013, a 1,76 milioni nel 2013/2014, agli oltre 2 milioni dell’anno
2014/2015. L’incremento, si precisa, è dovuto sì a un aumento
d’interesse degli stranieri per l’apprendimento dell’italiano, ma anche a
un affinamento della ricognizione svolta dalla rete
diplomatico-consolare e degli istituti italiani di cultura, che ora ha
permesso di censire le scuole private e tutti quei contesti di
insegnamento autonomo di solito non ricompresi nelle statistiche
ufficiali. Tra i “diffusori” di lingua italiana, importanti sono i 400
comitati presenti in tutto il mondo della Società Dante Alighieri
(fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè
Carducci per tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana).
«Oggi
il nostro approccio è cambiato – ha spiegato presentando il portale
Vincenzo De Luca, direttore generale per la promozione del sistema Paese
della Farnesina – e guarda a fare sistema per riunire tutti i soggetti
che si occupano di lingua italiana. Il portale è uno strumento di
assoluto rilievo che costituirà un canale d’accesso completo e ordinato
allo studio dell’italiano all’estero».
Se il censimento degli
studenti di lingua italiana oltreconfine può dirsi realizzato, resta
però difficile dire quanto è parlato l’italiano nel mondo: si va da chi
la definisce la quarta lingua per diffusione, a chi la mette al 18esimo
posto. De Luca cita gli 80 milioni di discendenti di famiglie italiane
nel mondo e aggiunge che «l’attrazione della nostra lingua è forte». E
lo sarà ancora di più, sottolinea la Farnesina, grazie ai 50 milioni
previsti nella Legge di bilancio appena presentata dal Governo e
destinati a promuovere la lingua e la cultura italiana all’estero,
attraverso un approccio integrato che coinvolgerà tutta la rete
diplomatico-consolare.