Il Sole 10.10.16
Austerity a oltranza
Ora Atene teme la svendita
di Vittorio Da Rold
Euclid
Tsakalotos, il ministro greco dell’Economia, presentando la legge di
stabilità in Parlamento ha previsto una crescita nel 2017 del 2,7% dopo
sette anni di recessione. Un atto di fiducia, in cambio però del varo di
nuove misure di austerità che hanno provocato forti tensioni ad Atene
nel giorno stesso della presentazione in Parlamento della legge di
bilancio, il 3 ottobre scorso.
Le forze dell’ordine hanno fatto
ricorso addirittura a spray lacrimogeni per disperdere la protesta di
1.500 pensionati contro i tagli della spesa contenuti nella manovra. Ad
Atene la tensione è rimasta alta per ore per l’ennesima fase di
austerità con duri scontri tra la folla esasperata e le forze
dell’ordine.
Una situazione delicata che si era inasprita quando
il Parlamento greco aveva approvato il 29 settembre un nuovo pacchetto
di riforme indigeste, che comprendeva, nei fatti, il via libera alla
privatizzazione delle municipalizzate dell’acqua potabile di Atene e di
Salonicco e della principale società elettrica del Paese (Dei) oltre ad
altri tagli alla previdenza.
L’approvazione, con 152 voti
favorevoli e 141 contrari, è giunta dopo quattro giorni di acceso
dibattito. Le misure erano un requisito per ottenere una nuova tranche
di aiuti, pari a 2,8 miliardi di euro. Il vecchio Fondo per le
privatizzazioni (Hellenic Asset Development Fund, Taiped) verrà
sostituito da un nuovo Fondo Eesp, in cui confluiranno le società
oggetto di privatizzazioni e il cui presidente sarà Jacques le Pape, un
funzionario francese, già assistente di Chistine Lagarde, attuale
direttore generale del Fmi, quando era ministro delle Finanze francese.
La troika ha preferito un francese come presidente per evitare nuove
polemiche dopo la cessione dei 14 aeroporti regionali (tra cui
Salonicco, Corfù, Mykonos, Santorini) alla tedesca Fraport, la società
che gestisce l’aeroporto di Francoforte.
Il nuovo Fondo Eesp
prenderà anche il controllo della metropolitana di Atene, un’azienda che
produce veicoli militari (Elvo) e un fondo pubblico di gestione
immobiliare. La troika sostiene che raccogliere gli attivi pubblici da
privatizzare sotto un unico ombrello favorirà il rimborso del debito. Ma
il voto si è svolto tra manifestazioni di piazza contrarie al
trasferimento del controllo delle utilities al nuovo fondo. «Ora
venderete anche l’Acropoli!», hanno gridato fuori dal Parlamento
centinaia di manifestanti. «Stanno svendendo la ricchezza e la sovranità
della nazione», ha tuonato George Sinioris, capo dei lavoratori
dell’azienda dell’acqua potabile.
Il governo di sinistra di
Tsipras ha cercato di minimizzare, promettendo di tenere le principali
utilities come le municipalizzate dell’acqua potabile sotto il controllo
dello Stato. Affermazioni che non hanno rassicurato l’opinione
pubblica. Il ministro dell’Economia Tsakalotos prevede una
ricapitalizzazione delle banche colpite dalle sofferenze sui crediti,
una lotta all’evasione fiscale con l’uso dei pagamenti elettronici e il
rilancio di agricoltura, turismo ed energie rinnovabili. «La sfida -
sostiene Tsakalotos – è lottare contro le politiche clientelari».
Quest’anno
Atene sarà ancora in recessione con una disoccupazione a quota 28%, la
maggiore della zona euro. «Una situazione insostenibile» ha ammonito il
direttore del quotidiano conservatore Kathimerini, Alexis Papachelas,
che paventa un’uscita unilaterale di Atene dall’euro se non verrà
ridotta l’austerità.