il manifesto 1.10.16
La politica americana sugli schermi di Roma
Festival. Il programma della Festa del Cinema, all'Auditorium di Roma dal 13 al 23 ottobre
di Giovanna Branca
ROMA
Sarà l’incontro con Tom Hanks, insieme al film d’esordio di Barry
Jenkins Moonlight, ad aprire l’undicesima edizione della Festa del
cinema di Roma (dal 13 al 23 ottobre), la seconda diretta da Antonio
Monda. All’attore americano, durante l’incontro con il pubblico
dell’Auditorium , verrà consegnato il Premio alla carriera 2016, mentre
ai suoi film più famosi, da Forrest Gump al recente Ponte delle spie, è
dedicata una delle retrospettive della manifestazione. Il film
d’apertura è invece la storia di un ragazzo omosessuale afroamericano
della periferia di Miami, seguito in tre diversi momenti della sua vita.
Anche
quest’anno la Festa del cinema non prevede una competizione tra i film
in programma, in linea proprio con la rinnovata idea di festa con cui la
manifestazione era nata nel 2006. Non concorso dunque ma Selezione
ufficiale: 41 film in anteprima italiana tra i quali in netta
maggioranza sono i titoli provenienti dagli Stati Uniti, ben 11. Fra
questi ci sono alcuni dei film più attesi e discussi della stagione
cinematografica, a partire da quel Birth of a Nation di Nate Parker
vincitore del premio del pubblico al Sundance e recentemente passato
anche da Toronto, al quale verrà affiancato, nella retrospettiva sulla
politica americana, il film di Griffith del 1915 da cui prende il nome
proprio per riscrivere la storia della nascita della nazione americana.
La
retrospettiva, organizzata in occasione delle imminenti elezioni
presidenziali negli Stati Uniti, ha in cartellone dei classici del
cinema Usa, da Mr. Smith Goes to Washington e Arriva John Doe di Frank
Capra a Oltre il giardino di Hal Ashby.
Nella Selezione ufficiale
ci saranno anche il biopic di Oliver Stone Snowden, dedicato all’ex
analista dell’Nsa, la commedia Florence Foster Jenkins di Stephen Frears
– il suo My Beautiful Laundrette verrà proiettato nell’ambito della
rassegna di 6 film sui migranti alla Scuola Di Donato – e il western
Hell or High Water di David Mackenzie . Un altro biopic è quello
realizzato da Andrzej Wajda, Powidoki, la storia del pittore polacco
d’avanguardia Wladyslaw Strzeminsk.
In programma anche l’ultimo
documentario di Werner Herzog – Into the Inferno – una ricognizione dei
vulcani attivi in tutto il mondo.
Quattro i titoli italiani: 7
minuti di Michele Placido, Naples ’44 di Francesco Patierno, Marie per
Roma di Karen Di Porto e Sole cuore amore di Daniele Vicari, la storia –
ambientata a Roma – di due amiche molto diverse tra loro.
Tra gli
ospiti che quest’anno incontreranno il pubblico, oltre a Tom Hanks, ci
sono Oliver Stone, Meryl Streep (protagonista di Florence Foster
Jenkins), lo sceneggiatore e regista David Mamet, lo scrittore Don De
Lillo – che parlerà del rapporto tra cinema e letteratura e della sua
passione per i film di Antonioni – e gli artisti americani Gilbert e
George, protagonisti del documentario The World of
Gilbert&George che verrà proiettato restaurato dalla cineteca
nazionale.