Il Fatto 20.10.16
Socialisti divisi
Ma chi decide la linea del Pse sulle riforme?
LA
LINEA UFFICIALE del Partito socialista europeo è che al referendum di
dicembre bisogna votare Sì. Ma il Pse, Jp Morgan, Merkel,
l’ambasciatore Usa in Italia “dovrebbero farsi gli affari loro sul
referendum”, dice Massimo D’Alema, che è schierato per il No. L’ex
premier è anche presidente della Feps, la Fondazione per gli studi
europei progressisti, una specie di think tank del Pse. “D’Alema non
può parlare da presidente della Feps sul no al referendum. Su questo
può parlare solo a titolo personale perché la Feps si è espressa a
favore del sì alla riunione di tutto l’ufficio di presidenza del Pse
venerdì scorso”, gli replica il super renziano Giacomo Filibeck,
vicesegretario generale del Pse.
Alcuni parlamentari europei del
Pd, come Sergio Cofferati, firmano una lettera però per contestare la
linea del Pse, decisa senza una discussione interna, “ una leggerezza e
approssimazione, nel sostenere la riforma oggetto di referendum. Forse
sarebbe utile che approfondiate meglio le sue implicazioni e le
conseguenze politiche che potrebbero determinarsi”.