Il Fatto 15.10.16
Dittature in Sudamerica
Piano Condor, chiesti 30 ergastoli per le nostre vittime
Trenta
ergastoli e una assoluzione. Sono le richieste di condanna della
Procura di Roma nel processo a carico di ex capi di Stato ed esponenti
delle giunte militari di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay in carica tra
gli anni '70 e '80. Gli imputati omicidio plurimo aggravato e sequestro
di persona sono accusati, a vario titolo, della morte di 23 cittadini di
origine italiana. L'unica assoluzione è stata chiesta nei confronti
del tenente di vascello Ricardo Eliseo Chavez Dominguez, uruguayano,
capo delle operazioni speciali del Fusna (il servizio segreto della
Marina Militare). Le attività di repressione degli oppositori avvennero
all’interno del Piano Condor. La chiusura dell’inchiesta risale a sei
anni fa, le indagini sono durate oltre dieci anni. Il Piano Condor
prevedeva l’eliminazione di sindacalisti, intellettuali, studenti,
operai e esponenti di sinistra. Fra i desaparecido argentini Alvaro
Daniel Banfi, sequestrato il 12 settembre 1974 e morto un mese e mezzo
dopo. Nell’elenco degli indagati comparivano anche i nomi dei i
dittatori Jorge Rafael Videla (Argentina), Jorge Maria Bordaberry e il
suo successore Gregorio Alvarez (Uruguay), l’ex presidente del Perù
(1975-80) Francisco Morales.