Corriere 9.10.16
Tra commemorazione e ricordo i misteri delle figure di Jaina e la loro natura (forse) metafisica
In
mostra colpisce una selezione di figurine di Jaina, fra le quali
vengono identificati uomini e donne di diverse età e aspetto, nonché
alcuni personaggi malati. Si è discusso sull’uso di questo tipo di
statuine, che non sono esclusive di Jaina, ma sono state anche trovate
nei siti di Comalcalco, Palenque, Kohunlich ed Aguateca, per citarne
alcuni. Poiché molti di questi esemplari sono stati trovati in contesti
domestici dal VI fino al XI secolo, è probabile che la loro funzione
originaria fosse legata a rituali personali e familiari, svolgendo un
ruolo importante nella formazione di identità collettive e nella
costruzione di rapporti sociali. Alcuni autori hanno voluto associare le
statuette con la sepoltura da cui provenivano, ma il genere del defunto
non coincide sempre con l’immagine della terracotta associata. Le salme
dei bambini, quasi sempre depositate in anfore tonde, sono accompagnate
con una o due statuette di adulto. È stata anche suggerita la
raffigurazione degli antenati ma, fino ad ora, tale teoria non è stata
dimostrata. Comuni sono anche le raffigurazioni di nani e di esseri
deformi, associati spesso al soprannaturale.